Passi in avanti definiti "importanti" sul rinnovo del Piano economico finanziario (Pef) relativo alla concessione delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25 che prevede come azione principale la messa in sicurezza sismica complessiva con un mega progetto da realizzare in 8-10 anni per un investimento di 3 miliardi e 100 milioni di euro.
Lo rende noto il vice presidente di Strada dei Parchi Spa, Mauro Fabris, al termine dell'incontro con i vertici del Dipartimento per la programmazione economica presso la presidenza del consiglio dei ministri tenutosi a Roma. "Il passaggio di oggi è stato per noi molto importante, direi fondamentale, perché c'è l'intesa su una questione sul tappeto da anni, un progetto che metterà definitivamente in sicurezza due autostrade strategiche in caso di calamità naturali - spiega Fabris -. Abbiamo aderito alla ipotesi di nuovo Pef che ci sono state avanzate: attendiamo ora l'approvazione nelle prossime sedute del CIPE per poi passare all'avvio dei lavori".
Tuttavia, non sono stati ancora sbloccati i 200 milioni di euro assicurati dal ministro Danilo Toninelli per un primo intervento, urgente, di messa in sicurezza. Ieri, in Commissione trasporti della Camera dei Deputati, il Mit e il Ministero del Sud si dono detti disponibili a presentare una proposta emendativa al 'Decreto Genova' che specifichi come la copertura sarà individuata sul Fondo di sviluppo e coesione 2014/2020 tra le risorse che verranno reperite a valere sulle quote non vincolate dal medesimo fondo. Si resta in attesa, dunque.
"Purtroppo, abbiamo dovuto prendere atto che i vertici tecnici del Ministero ancora non ritengono che ci siano le condizioni per firmare i decreti attuativi che autorizzerebbero i lavori di messa in sicurezza dei viadotti, perché a loro dire non c’è la copertura – ha sottolineato Fabris – un fatto incomprensibile se si considera che il ministro Toninelli ha assunto, pubblicamente, l’impegno dello sblocco dei fondi".
Risorse importanti - incalza Strada dei Parchi - per "completare la messa in sicurezza proprio di quei viadotti che sono stati oggetto di attenzione in famosi programmi televisivi su scala nazionale e che hanno generato allarme nell’utenza. Sono convinto che il ministro possa risolvere la questione in breve tempo".