Domani, 12 ottobre, nella data di mobilitazione nazionale studentesca anche gli studenti aquilani scendono in piazza. Ad annunciarlo in una nota l'Unione degli Studenti dell'Aquila.
"A 9 anni dal terremoto nessuna delle scuole superiori di L'Aquila è al momento sicura al 100% -scrive il sindacato studentesco- Il Cotugno è diviso in 5 sedi e solo recentemente si sono fatti i primi passi verso il miglioramento dell'edificio in via Da Vinci e l'individuazione dell'area per la nuova sede. Ma ricordiamoci che il Cotugno non è l'unica scuola aquilana che versa in condizioni critiche: gli indici di vulnerabilità delle altre scuole sono addirittura più allarmanti. Mentre il ministro Salvini si esprime su "scuole sicure" dicendo che sono necessari controlli e telecamere, le nostre scuole cadono a pezzi davanti ai nostri occhi".
Un altro problema, sottlineano gli studenti, è quello relativo ai trasporti che risultano inefficienti e costosi. "Non poche famiglie sono costrette a fare più di un abbonamento ai propri figli per farli arrivare a scuola e i costi arrivano in alcuni casi a superare i 500 euro. Nel nostro paese si stima che per far andare un figlio a scuola ogni anno le famiglie devono pagare in media 900 euro fra abbonamenti, libri di testo, materiale scolastico".
Quindi il tema dell'alternanza scuola lavoro. "Nonostante la riduzione del monte ore, il nuovo governo non ha alcuna intenzione di riformare radicalmente né la legge 107 né tantomeno l'alternanza scuola-lavoro. Molto spesso i percorsi sono del tutto inutili e tolgono tempo allo studio, allo sport, al tempo libero".
"I giovani aquilani non hanno neanche uno spazio di riferimento: la nostra città offre poco oltre ai bar e alle discoteche. Vogliamo uno spazio studentesco in cui poter andare a studiare, organizzare delle attività, stare insieme. Il cambiamento millantato tanto dal Governo quanto dall'amministrazione non è arrivato: è ora di cambiare davvero.
"Per questo il 12 ottobre -concludono- gli studenti aquilani scenderanno in piazza sottolo lo slogan Diritto allo studio, diritti al futuro: agitiamoci!".