Giovedì, 18 Ottobre 2018 10:36

Sanità, si è riunita la Commissione per il Dea di II° livello tra L'Aquila e Teramo: cauto ottimismo

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Si è riunita stamane la Commissione regionale che si sta occupando di approfondire la fattibilità della realizzazione di un ospedale di II° livello tra L'Aquila e Teramo, 'spalmato' tra il presidio del San Salvatore e il Mazzini.

Attorno al tavolo, i direttori generali delle aziende sanitarie territoriali Rinaldo Tordera e Roberto Fagnano, i direttore sanitari Maria Teresa Collizza (Asl Avezzano, Sulmona, L'Aquila) e Maria Mattucci (Asl Teramo), il prof. Carlo Masciocchi dell'Università degli studi dell'Aquila, i dottori Alessandro Grimaldi (Asl Avezzano, Sulmona, L'Aquila), Filippo Gianfelice e Cosimo Napoletano (Asl Teramo).

Ebbene, a margine della riunione è filtrato un cauto ottimismo. Se fino ad oggi i lavori della Commissione erano stati frenati anche per le richieste dei medici della Asl di Teramo di trasferire al Mazzini la Tin, terapia intensiva neuronatale, e di consolidare la neurochirurgia, proposte che erano state considerate irricevibili dai colleghi aquilani, le 'fughe in avanti' sembrano dimenticate e, anzi, si partirà con un primo tentativo di riorganizzazione del dipartimento dell'emergenza cardiologica sui due presidi. 

"Personalmente, annetto una grande importanza ai lavori di questa Commisione, ed auspico che si pervenga alla stessa soluzione raggiunta per i due presidi ospedalieri di Chieti e Pescara, vale a dire entrambi ricompresi in un unico DEA di II livello", aveva sottolineato poche ore prima del vertice Massimo Cialente, responsabile sanità del Pd Abruzzo. "Oramai da anni, sono convinto che questa sia l'unica soluzione possibile, senza alternative; e ne avevo a lungo parlato anche con l'allora sindaco di Teramo e collega medico Maurizio Brucchi, con il quale, poco prima delle sue dimissioni anticipate, avevamo concordato di richiedere un incontro con l'allora Ministro alla Sanità".

Cialente ha inteso ribadire che non esistono altre strade politicamente perseguibili "senza alterare equilibri ormai consolidati da decenni, tradizioni, scuole di specializzazione, livelli assistenziali, professionalità di alto livello".

Com'è noto, l'ostacolo alla distribuzione del DEA di II livello sarebbe legato alle 'prestazioni tempo dipendenti': "su questo si era aperta l'interlocuzione, che cominciava anche a mostrare segni di positivo sbocco, con l'allora Ministro Beatrice Lorenzin. In parole povere, il problema accampato è che il tempo di percorrenza tra i due ospedali sarebbe eccessivo - ha chiarito Cialente - in caso di trasferimento di un paziente che dovesse necessitare di particolari prestazioni specialistiche nell'uno o l'altro nosocomio. Sono convinto, però, che il collegamento austostradale tra Teramo e L'Aquila sia tale da consentire tempi compatibili per il trasferimento di un paziente su un'ambulanza attrezzata e con personale medico specialistico a bordo. Tempi certamente inferiori a quelli richiesti in una grande città. Inoltre, c'è sempre la possibilità del trasporto aereo in elicottero che, prevedendo anche il volo notturno ove necessario, abbatterebbe i tempi a livelli minori di quelli previsti dal trasporto su strada tra Chieti e Pescara".

La sanità abruzzese non ha bisogno di scontri tra campanili, medici, interessi reali e comprensibili, se non altro per motivi ormai definibili storici. "La sanità abruzzese ha, a mio avviso, bisogno solo di investimenti in personale e in prestazioni erogate. Se come auspico la Commissione, in breve tempo, scioglierà positivamente la valutazione sul DEA di II livello distribuito tra i due nosocomi, la palla passerà al ministero. Spero che la Ministra Grillo, del Movimento 5 Stelle, sappia capire le esigenze dell'Abruzzo e della sanità abruzzese, ed in tal senso venga anche consigliata, in primis da tutti i nostri parlamentari".

Ultima modifica il Giovedì, 18 Ottobre 2018 17:49

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