Martedì, 23 Ottobre 2018 18:13

Auditorium del Parco, per la gestione si fa avanti la Fondazione Carispaq

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Potrebbe essere la Fondazione Carispaq a gestire, in futuro, l’Auditorium del Parco del Castello.

A dirlo è stato il presidente dell’ente, Marco Fanfani, a margine della conferenza stampa di presentazione della rassegna “Scrittori al Centro”.

Di ufficiale non c’è ancora nulla ma Fanfani ha lasciato intendere che l’interlocuzione tra la Fondazione e il Comune (proprietario della struttura) è iniziata da tempo e sarebbe già in fase avanzata: “Abbiamo scritto all’amministrazione per manifestare il nostro interesse e la nostra disponibilità” ha detto Fanfani “In questo momento sono in corso degli incontri tra noi e il sindaco. E’ chiaro che il Comune dovrà attivare tutte le procedure che si seguono in questi casi, come la pubblicazione di bandi, avvisi pubblici e quant'altro, visto che potrebbero esserci anche altre associazioni interessate a farsi avanti”.

Il Comune, tuttavia, potrebbe anche optare per un affidamento diretto, considerato che, fino ad oggi, non si è ancora trovato un soggetto, privato o pubblico, o un ente morale, disposto ad accollarsi i costi di gestione, stimati sui 90/100mila euro l’anno (tra utenze, manutenzione ordinaria e straordinaria, servizio di pulizia e sorveglianza).

C’era, a dire il vero, un accordo per affidare la struttura alla Barattelli, in virtù del fatto che quest’ultima, prima del terremoto, aveva in gestione l’auditorium Carloni, situato all’interno del Forte Spagnolo, e che l’Auditorium del Parco era stato donato al Comune proprio per sostituire temporaneamente il primo.  

L'amministrazione comunale, tuttavia, non ha mai formalizzato la convenzione, sebbene siano state state approvate, nella precedente consiliatura, due delibere di giunta (risalenti al febbraio e all’agosto 2014) nelle quali, tra le altre cose, erano stati approntati un disciplinare e un tariffario per la concessione e la subconcessione.

Morale della favola, la gestione è rimasta in capo al solo Comune che però non non ha né i soldi né il personale per occuparsene in maniera ottimale.

Il risultato è che l’edificio comincia a manifestare evidenti segni di usura e deterioramento all'esterno – visibili soprattutto nello stato di manutenzione del legno - e problemi anche all’interno, soprattutto all’impianto elettrico e a quello di riscaldamento e climatizzazione.

In questo quadro, anche il bar del foyer, che avrebbe potuto rappresentare una fonte di guadagno e ammortizzare così almeno parte le spese di manutenzione, è rimasto chiuso perché il Comune non hai predisposto un bando per l’affidamento.

“Non si può più lasciare l’auditorium in queste condizioni” ha osservato Fanfani “Oltre alla manutenzione, andrebbe fatto anche un regolamento per limitarne l’uso alle attività culturali, visto che oggi c’è quasi tutti i giorni un’iniziativa e che spesso viene utilizzato in maniera impropria”.

Fanfani ha poi annunciato anche che tra una decina di giorni dovrebbe essere consegnato il primo lotto dei lavori di riqualificazione del parco del castello, un progetto da 700mila euro, finanziato sempre dalla Fondazione Carispaq, che prevede una serie di interventi: dalla sistemazione del verde e dell’illuminazione alla posa di nuovo arredo urbano; dalla realizzazione di nuovi percorsi natura e nuove aree ludiche, al rifacimento della pavimentazione e alla rimozione di tutte le barriere architettoniche che attualmente limitano l’accesso alle persone diversamente abili costrette a muoversi sulla sedia a rotelle.

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