Domenica, 28 Ottobre 2018 12:50

A24 e A25, scontro Lolli-Toninelli: "Inadeguatezza disarmante"

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"Dobbiamo essere tutti grati ai Prefetti abruzzesi che venerdì scorso, nella riunione che si è tenuta alla Prefettura dell’Aquila, prima di tutto hanno dato dimostrazione di come si comporta lo Stato di fronte ad un problema complesso e delicato come la sicurezza delle autostrade. Problema complesso e delicato perché il tema della sicurezza che – innanzitutto per noi – è al primo posto senza se e senza ma, coinvolge altri importantissimi aspetti della vita della nostra Regione a partire dalla sua economia e dai servizi per i cittadini".

Parole del presidente vicario di Regione Abruzzo Giovanni Lolli, a ringraziare i Prefetti che hanno permesso di chiarire come, "con le misure di limitazione del traffico pesante adottate da Strada dei Parchi, le nostre autostrade siano sicure e percorribili. Nel frattempo - l'affondo di Lolli - l'inaudita e spettacolare leggerezza con la quale il Ministro e il Ministero si sono mossi nei giorni precedenti ha già prodotto danni molto consistenti all’economia e al turismo abruzzese. La diminuzione del traffico autostradale, pur in presenza della cancellazione degli aumenti tariffari, significa che meno persone vengono nella nostra regione".

Rivolgendosi al ministro Danilo Toninelli, il presidente di Regione Abruzzo ha inteso sottolinare che, "quando si ha un ruolo di responsabilità, bisogna operare con senso di responsabilità; ignorare che ogni affermazione fatta da fonti autorevoli ha pesanti e incalcolabili conseguenze testimonia una inadeguatezza istituzionale disarmante".

Resta aperto il tema delle opere da fare per la definitiva messa in sicurezza dell’autostrada: "avendo il Parlamento chiarito che questa operazione non si può fare con le risorse regionali - ha aggiunto Lolli - si tratta ora di accelerarne il processo operativo. Resto a disposizione per partecipare – anche al di là delle competenze dirette – a questo processo. Resto altresì in fervida attesa che qualcuno convochi ufficialmente e rapidamente la Regione Abruzzo e la Regione Lazio in una sede istituzionale e formale per discutere tutto ciò che è necessario e possibile fare".

Contro Toninelli si è scagliata anche la deputata dem Stefania Pezzopane: "il Ministro e il governo stanno giocando sulla pelle degli abruzzesi con fughe in avanti e smentite continue. Alternano allarmismo e rassicurazioni con attacchi al gestore, seguiti poi da mielosi ringraziamenti. Nel frattempo, secondo la prima stima fatta dalla Strada dei Parchi è calato il traffico, si è seminata paura e insicurezza". Lo stesso è avvenuto con i fondi per la messa in sicurezza della rete autostradale: "Prima lo scippo di 200 milioni dai fondi della regione Abruzzo con la complicità dei parlamentari abruzzesi della maggioranza, poi la retromarcia con emendamenti copiati da quelli presentati dal Pd. Intanto si perde tempo, i lavori non iniziano e i lavoratori rischiano il posto di lavoro. Pretendiamo che si chieda scusa agli abruzzesi e agli italiani e chiediamo al ministro Toninelli di firmare i decreti e di far iniziare subito i nuovi cantieri per una rapida messa in sicurezza. La pianti con inutili cialtronate per attirare l'attenzione, che finora ci hanno solo procurato danno di immagine e tempo perso".

Il deputato Camillo D'Alessandro è arrivato addirittura a chiedere "la costituzione in giudizio in ogni sede da parte della Regione Abruzzo, per chiedere risarcimenti per i gravi danni all'immagine e all'economia regionale a causa dei falsi allarmi sicurezza sulle autostrade A24 e A25". 

Auspicando "sentenze clamorose che facciano rumore", il parlamentare dem ha invitato la Regione a perseguire "il ministro Danilo Toninelli, il ministero, soggetti politici e quanti in questi giorni hanno lanciato allarmi sull'autostrada, falsi e fuori luogo", con danni all'immagine dell'Abruzzo "che già si stanno riflettendo sull'imminente stagione invernale. Se un'autostrada è pericolosa si chiude, altrimenti si tace", l'affondo dell'ex consigliere regionale. Richiamando Silone, il deputato ha aggiunto poi che l'Abruzzo "non è Fontamara, dove è possibile praticare ogni prepotenza" lamentando il fatto che "dopo i terremoti è passato il messaggio che venire in Abruzzo è pericoloso, venire a lavorare, a studiare, in vacanza. Ho parlato con alcuni operatori - ha concluso l'esponente dem - Sono molto preoccupato non solo per quest'anno, ma anche per i prossimi: se passa il messaggio di una regione a rischio terremoto e crollo, rimarremo isolati e non verrà più nessuno, il danno potenziale è incalcolabile. La Regione ha il dovere di tutelare la propria immagine e la propria economia da chi l'ha danneggiata perseguendo in tutte le sedi i responsabili".

La replica del Ministero

"È da irresponsabili sostenere che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si sia comportato con leggerezza sul caso di A24 e A25. Forse qualche esponente politico abruzzese preferisce fare campagna elettorale piuttosto che evitare un'altra Genova. Senza un intervento pronto e puntuale del dicastero, su input del ministro Toninelli, non si sarebbero prese quelle misure minime a tutela di chi viaggia".

Il Ministero delle Infrastrutture ha affidato ad una nota la replica alle affermazioni degli esponenti politici del centrosinistra regionale. "Misure minime  viene ribadito - e improrogabili, vista la gravità delle conclusioni contenute nella relazione dell'Ufficio ispettivo territoriale. Si è ovviato dopo anni di inerzia, e a brevissimo, grazie allo sblocco anticipato dei fondi, partiranno i progetti di messa in sicurezza".

Marcozzi (M5S): "Risarcimento danni? Siamo al paradosso"

"Siamo al paradosso. Il presidente vicario di Regione Abruzzo Lolli e i deputati Stefania Pezzopane e Camillo  D'Alessandro, tutti scuderia PD, si schierano dalla parte del concessionario di Strada dei Parchi e minacciano di chiedere un risarcimento danni. Stando a quanto afferma Strada dei Parchi S.p.A., infatti, ci sarebbe stata una sostanziale diminuzione del traffico sulla A24 ed A25 a seguito della scoperta dello stato disastroso in cui versano i viadotti. Gli "esperti" della politica hanno la pretesa di chiedere al Governo del M5S, che per la prima volta dopo decenni sta operando nella direzione della sicurezza sulle autostrade, di risarcire la Regione con soldi pubblici per aver denunciato e reso noto lo stato penoso delle autostrade abruzzesi".

Ad affermarlo è Sara Marcozzi, consigliera regionale M5S e candidata alla presidenza di Regione Abruzzo, che continua "Non se la prendono con chi ha firmato concessioni di favore, non se la prendono con i gestori che non hanno fatto la dovuta manutenzione, ma hanno sempre aumentato i pedaggi. Se la prendono con il Governo che ha stanziato 192 milioni di euro per la manutenzione, ha ottenuto la riduzione dei pedaggi, ha intimato e ottenuto la riduzione del traffico veicolare per ragioni di sicurezza e oggi è a lavoro per sicurezza e pedaggi più bassi da parte del concessionario. Azioni che gli "esperti" di centrodestra e centrosinistra non sono riusciti a fare negli ultimi 15 anni dei loro governi. E' il mondo alla rovescia".

"Confesso che questa mattina non volevo credere ai miei occhi, ho dovuto rileggere la rassegna stampa due volte. Evidentemente nonostante ormai la maschera sia caduta rispetto allo stato di manutenzione dell'autostrada, nonostante il silenzio/assenso che la politica locale ha operato in ambito sicurezza nel corso degli ultimi 10 anni, perché è ovvio che lo stato dei viadotti è così da anni e non da poche settimane, si continua a gettare fumo negli occhi ai cittadini per fini di becera propaganda elettorale, pur di attaccare goffamente l'unico governo che sta agendo laddove loro stessi sono sempre rimasti inermi. I risarcimenti" incalza Marcozzi "dovrebbero chiederli i cittadini abruzzesi a Strada dei Parchi, ai governi di centro destra e centro sinistra, che nulla hanno fatto,  e a coloro che negli ultimi 10-15 anni non hanno controllato che i gestori delle autostrade facessero il loro lavoro. Lolli, Pezzopane e D'Alessandro sono stati al governo del Paese e della Regione senza concludere alcunché e oggi pretendono di fornire soluzioni ai problemi che i loro governi hanno creato? Mai vista tanta ipocrisia! Peraltro se proprio vogliamo attribuire qualche responsabilità per il presunto calo di traffico sull'autostrada e sul presunto calo di presenze turistiche nella nostra regione dovute alla "paura di venire in Abruzzo", Lolli, Pezzopane e D'Alessandro dovrebbero fare mea culpa, ripercorrere la campagna di disinformazione da loro portata avanti a doppia pagina sui quotidiani nelle ultime 3 settimane e poi tacere e andare a nascondersi".

"Le ultime azioni del Ministero sulla limitazione del traffico e sullo sblocco dei fondi per i lavori metteranno fine a questo stato di cose molto presto. Nel frattempo tutti i maggiori esponenti dei partiti dovrebbero chiedere scusa a tutti gli abruzzesi. Infine, ma non meno importante" conclude Sara Marcozzi "noto con dispiacere che le tristi vicende del terremoto de L'Aquila e della valanga di Rigopiano non hanno insegnato nulla all'attuale classe politica che governa la nostra regione. Il principio di precauzione e di sicurezza dovrebbe sempre prevalere rispetto agli interessi economici e di mobilità. Da abruzzese ritengo che la salvaguardia della vita delle persone sia da mettere sempre al primo posto".

Ultima modifica il Lunedì, 29 Ottobre 2018 23:41

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