Sta suscitando una levata di scudi generale la notizia, data dal sito Roma Today, secondo cui il Comune di Roma sarebbe in procinto di trasferire da Tiburtina a Anagnina il terminal che funziona da stazione capolinea per tutti i pullman interregionali, nazionali e internazionali in arrivo nella capitale, compresi quelli di Tua provenienti dall'Abruzzo.
Scrive il sito di informazione capitolino:
La giunta Raggi ha infatti deciso di delocalizzare l'autostazione attualmente situazione in largo Guido Mazzoni su una porzione di area sita all'interno del 'nodo Anagnina'. Sorgerà quindi qui il nuovo hub destinato alla sosta onerosa e alla fermata dei mezzi adibiti a linee di trasporto pubblico interregionali, nazionali e internazionali.
A stabilirlo una delibera di giunta con cui viene approvato il progetto definitivo dei lavori di riqualificazione della suddetta area, composto dagli elaborati progettuali e dal relativo quadro economico per un importo complessivo di 624.681,82 euro. L'opera è già stata inserita nel Piano investimenti 2018-2020 del Campidoglio in sede di assestamento di bilancio.
Ad oggi nella stazione transitano oltre 8 milioni di viaggiatori ogni anno, 103 operatori del trasporto, circa 900 autobus giornalieri tra arrivi e partenze.
Il terminal bus di Tiburtina è gestito attualmente dal consorzio Tibus, che però, secondo il Comune, lo occuperebbe abusivamente dal 2016. All’origine di tutto ci sarebbe una concessione risalente al 1999, finita sotto la lente di ingrandimento della Guardia di Finanza e della Corte dei Conti, dai canoni particolarmente convenienti per la società, che il Comune aveva prorogato nel 2008 (fino al marzo 2016) alle stesse condizioni economiche del 1999. Secondo la magistratura contabile, questa situazione avrebbe generato, per le casse municipali, un danno erariale di circa 4 milioni, per il quale sono indagati 6 dirigenti comunali.
L’eventuale spostamento del terminal sembra non piacere affatto ai pendolari e agli utenti Tua, almeno a giudicare dai commenti e dalla reazioni registrate sui social e su Facebook. Contro l’ipotetico trasferimento, è stata già lanciata una petizione sul sito change.org.
All’Aquila, il gruppo consiliare di L’Aquila Futura ha diramato una nota, firmata dai consiglieri Luca Rocci e Roberto Santangelo e sall’assessore Francesco Bignotti, in cui giudica “quanto mai inadeguato e di scarsa conoscenza della logistica abruzzese, in particolare dei collegamenti tra la città dell'Aquila e Roma, il paventato spostamento del terminal bus dall'attuale stazione presso Tiburtina verso Anagnina. Scelta questa che penalizza fortemente il capoluogo d'Abruzzo dal quale partono quotidianamente per motivi lavorativi migliaia di pendolari nonché un alto quantitativo di utenza che da Roma poi prosegue verso altre destinazioni nazionali ed internazionali".
No ad Anagnina, insomma, perché troppo lontana e fuori mano rispetto a Tiburtina (anche se, stando a Google Maps, la distanza che le separa dall’Aquila è praticamente la stessa) e troppo scomoda per i pendolari, che sarebbero costretti a farsi una buona mezz’ora di metro in più per arrivare a Termini (Anagnina è uno dei capolinea della metro A). Senza contare che a Tiburtina c'è anche la stazione ferroviaria, divenuta, dal 2011, l'hub dell'alta velocità.
Interpellata da NewsTown, Tua però dice di non sapere nulla, di non aver ricevuto dal Comune di Roma alcuna comunicazione ufficiale e di aver appreso la notizia dai giornali.
Peraltro ad affrontare, anche logisticamente, il “trasloco” da Tiburtina a Anagnina, qualora lo spostamento del terminal dovesse essere confermato, sarà Sangritana Spa, la nuova società alla quale Tua ha trasferito la gestione di tutte le tratte interregionali, divenute nel frattempo tratte commerciali. Una cessione osteggiata da alcuni sindacati, in primis la Cgil,
Biondi scrive a Virginia Raggi: "Disagi per i pendolari aquilani"
Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha inviato una nota al sindaco di Roma, Virginia Raggi, per chiedere chiarimenti e delucidazioni rispetto all'ipotesi di delocalizzazione del terminal bus, attualmente situato in zona Tiburtina, all'interno del nodo Anagnina.
"È legittimo compiere scelte che incidano sugli assetti della città, ma segnalo come, nel caso specifico, si tratti di una decisione che, se attuata così come riportata dai media, potrebbe avere ripercussioni negative su centinaia di pendolari che quotidianamente dall'Aquila si recano a Roma" ha scritto il sindaco Biondi al primo cittadino della Capitale.
"Oggi, lavoratori e studenti, una volta giunti a destinazione con il pullman al terminal Tiburtina, possono agevolmente accedere sia al servizio di metropolitana sia a quello ferroviario, in considerazione della strategicità che l'hub riveste per il sistema di trasporti romano e nazionale. Qualora, invece, si concretizzasse lo spostamento negli spazi prospettati, i viaggiatori sarebbero costretti a ricorrere all'utilizzo della Metro A per raggiungere lo snodo ferroviario e le ulteriori, rispettive destinazioni, con conseguente allungamento dei tempi di percorrenza. Una penalizzazione -conclude Biondi- che, ovviamente, graverebbe anche sul percorso inverso".