Venerdì, 02 Novembre 2018 19:13

TUA, i 55 lavoratori interinali mandati a casa potranno tornare a lavoro

di 

"I contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati dalle associazioni sindacali più rappresentative sul piano nazionale, potranno continuare a prevedere una durata diversa, anche superiore, rispetto al nuovo limite massimo dei 24 mesi".

A chiarirlo è la circolare numero 17 del 31 ottobre scorso, a firma del direttore generale del Ministero del Lavoro, Romolo De Camillis, rilasciata per dare risposta ai 55 lavoratori interinali della Tua che, alla scadenza dei contratti a tempo determinato, erano stati mandati a casa in seguito ad un parere, quello di Asstra (l'associazione delle aziende di trasporto), che spiegava, in sostanza, come la proroga dei contratti avrebbe creato le condizioni per l'assunzione a tempo indeterminato a valle del così detto 'Decreto dignità' voluto dal ministro del Lavoro, il vice premier Luigi Di Maio.

Dunque, i 55 meccanici potranno tornare al lavoro, almeno fino alla conclusione delle procedure concorsuali già bandite per reperire personale.

"Finalmente sul filo di lana si riesce a risolvere positivamente la vicenda dei lavoratori interinali che Tua spa non aveva potuto lasciare al lavoro a causa delle ambigue interpretazioni di legge conseguenti al Decreto dignità", le parole di Maurizio Di Nicola, consigliere regionale con delega ai trasporti. "Adesso è importante far accelerare la Società di trasporto anche sui concorsi già banditi per trasformare il lavoro somministrato in lavoro stabile. Noi vogliamo - ha aggiunto Di Nicola - lavoro certo al posto degli slogan propagandistici, sapendo che la dignità e la stabilità al lavoro non si assegna per Decreto. Ringrazio tutto il management di Tua che ha saputo attendere e agire con i minuti contati pur di non disperdere la formazione e la passione lavorativa dei 55 interinali. Nei prossimi giorni, insieme al deputato Camillo D'Alessandro, che molto si è speso in queste settimane a Roma, convocherò nuovamente i lavoratori e l'azienda in Regione per conoscere se ci siano ulteriori sofferenze organizzative e i tempi necessari a espletare i concorsi".

Nella circolare del direttore generale del dicastero del Lavoro, che farà scuola a livello nazioanale, viene ribadito come "le previsioni contenute nei contratti collettivi stipulati prima del 14 luglio 2018, che, facendo riferimento al previgente quadro normativo, abbiano previsto una durata massima dei contratti a termine pari o superiore a 36 mesi, mantengano la loro validità fino alla naturale scadenza dell'accordo collettivo". D'altra parte, il 'Decreto dignità' non ha modificato l'articolo 19 (comma 2) del decreto legislativo 81 del 2015, meglio conosciuto come 'Jobs act' varato dal precedente governo a guida Matteo Renzi.

"Oggi alcuni esponenti Pd esprimono soddisfazione per il parere rilasciato dal Ministero del Lavoro, in cui si chiarisce che i 55 lavoratori Tua non sono mai stati messi a rischio dal Dl Dignità. Una soddisfazione" l'affondo del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Riccardo Mercante "che se avessero letto bene le carte avrebbero provato già da un mese, poiché, come avevo comunicato il 5 ottobre, il decreto dignità Dl n87/2018 del M5s che ha portato notevoli cambiamenti nel mondo del lavoro per la stabilizzazione dei lavoratori, smontando quasi totalmente il precarizzante 'Jobs act' di Renzi, non ha però cambiato l’istituto della Deroga Assistita con causale, da applicare in casi straordinari proprio come quello dei 55 lavoratori di Tua".

Lo sapevano tutti, "tranne i consiglieri regionali di centrosinistra e i deputati del Pd che hanno preferito, come sempre nelle ultime settimane, strumentalizzare ogni situazione pur di tentare di screditare l’avversario in vista delle future elezioni in Abruzzo del 10 febbraio", ha concluso Mercante.

Articoli correlati (da tag)

Chiudi