Il tavolo di coordinamento delle aree omogenee, composto dai sindaci a capo delle rispettive aree omogenee che rappresentano i 56 Comuni abruzzesi del cratere sismico del terremoto dell'Aquila 2009, ha deciso di convocare l'assemblea dei sindaci dei Comuni del Cratere allargata a tutti i sindaci dei 75 Comuni fuori cratere nelle province di Pescara, Chieti, Teramo e L'Aquila.
La decisione scaturisce, si legge in una nota, "dall'eccezionalità delle questioni da affrontare e risolvere che non possono essere ulteriormente procrastinate".
Lo stesso tavolo è stato convocato d'urgenza a Barisciano "a causa della grave e profonda immobilità che sta caratterizzando il processo di ricostruzione, bloccato in quanto non è stato individuato né il titolare dell'Ufficio per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere di Fossa (Usrc) né il sottosegretario delegato alla Ricostruzione. In sede di assemblea dei sindaci verranno decise le azioni da intraprendere a titolo di protesta per porre fine e risolvere questa pericolosa situazione che ultimamente è peggiorata sempre più, con un immobilismo preoccupante e deleterio per l’intero processo di ricostruzione e per tutti i suoi protagonisti".
“La ricostruzione post sisma" afferma il tavolo "non si può fermare e interrompere senza alcun motivo, i nostri concittadini che hanno perso la propria abitazione a causa del sisma hanno diritto a rientrare nelle proprie case di residenza e non possono essere abbandonati senza ricevere alcuna risposta”.