Si deciderà il 7 novembre prossimo, innanzi ai giudici del Tar, il contenzioso tra il Comune dell'Aquila e la società Xpress spa che gestisce l'aeroporto dei Parchi di Preturo. Il 21 settembre scorso, l'amministrazione comunale ha inviato al gestore un provvedimento nel quale revocava la concessione ventennale dello scalo e, contestualmente, entro il termine di 30 giorni, la cessazione di ogni attività e la riconsegna dei locali; come prevedibile, Xpress spa ha presentato istanza di ricorso e, il 12 ottobre, il Tribunale amministrativo ha concesso la sospensione monocratica fissando, appunto, per mercoledì l'udienza di merito.
Una sospensione che, in realtà, è suonata come un avvertimento per l'Ente: in sostanza, il Tar ha ribadito la necessità di garantire la continuità del servizio tecnico d'assistenza all'elisoccorso del 118, in caso di necessità; è per questo che ha congelato il provvedimento del Comune dell'Aquila. Ed è su questo specifico aspetto che potrebbe giocarsi il pronunciamento dei giudici amministrativi.
Ecco il motivo per cui, stamane, il capogruppo di Fratelli d'Italia Giorgio De Matteis ha 'interrogato' l'assessora delegata Carla Mannetti, del suo stesso partito, e che già aveva criticato in passato per la mancata soluzione della vicenda, chiedendo conto delle azioni poste in essere dall'amministrazione per 'convincere' i giudici, oltre le ragioni - indiscutibili - che giustificano la revoca della concessione, della capacità dell'Ente di provvedere al servizio, sin dal giorno dopo un eventuale pronunciamento favorevole al Comune dell'Aquila.
Sul punto, Mannetti ha garantito che, sin dal giugno 2018, il settore ha avuto più di un contatto con Enac per garantire la continuità operativa dello scalo; nelle more della interlocuzione, è stato pubblicato un bando per il reperimento di un responsabile tecnico, una figura tecnica specifica richiesta dall'Ente per l'aviazione civile, "e abbiamo ricevuto diverse candidature" ha assicurato l'assessora. Che ha aggiunto: "abbiamo avviato un confronto con le società partecipate e, in attesa dell'eventuale bando per il riaffidamento dello scalo, abbiamo individuato in Ama l'azienda pubblica che potrebbe occuparsi dello scalo". Insomma, se il Tar dovesse decidere nel senso auspicato dall'Ente, l'amministrazione sarebbe pronta ad assumere la gestione dell'Aeroporto dei Parchi, garantendo il servizio di elisoccorso, ragioni che l'avvocatura del Comune dell'Aquila ha già messo nero su bianco nelle memorie difensive.
Staremo a vedere.
De Matteis ha lanciato un avvertimento all'assessora: "aspettiamo il 7 novembre, allorquando avremo un riscontro oggettivo. E se si dovesse arrivare ad un pronunciamento favorevole, mi auguro che l'amministrazione attiva sia pronta a dare seguito agli obiettivi di rilancio dello scalo che ci eravamo posti".
Ed è proprio questo uno dei nodi della vicenda: al momento, non è chiaro che intenzioni abbia la Giunta comunale. Annunciando alla stampa l'avvio della procedura di revoca della concessione, Carla Mannetti aveva ribadito come lo scalo abbia "una naturale connotazione di Protezione civile"; tuttavia, come abbiamo avuto modo di ribadire ampiamente, le attività di Protezione civile - anche in situazioni d'emergenza - coprirebbero al massimo un 3-4% del traffico che potrebbe e dovrebbe avere l'Aeroporto dei Parchi per una sostenibilità capace di rendere lo scalo una ricchezza, e non un fardello, per la città. D'altra parte, non ci sarebbe da inventarsi nulla: come ha spiegato Corrado Ruggeri a news-town, in una lunga intervista rilasciata qualche mese fa, già ad ottobre 1999 l’Aero Club d’Italia - all'epoca gestore dello scalo - e il Dipartimento di Protezione civile, allora diretto dal sottosegretario Franco Barberi, avevano sottoscritto un protocollo d’intesa per l’individuazione e la realizzazione di 6 basi sul territorio nazionale, così da ottimizzare l’uso del mezzo aereo a supporto delle operazioni di Protezione civile. Ebbene, una delle basi individuate era proprio l’Aeroporto di Preturo; e proprio in riferimento a tale decisione, Regione Abruzzo – per interessamento dell’allora assessora Stefania Pezzopane – aveva approvato nel 2000 un protocollo d’intesa fra l’Ente, il Comune dell’Aquila e l’Aero Club, così da realizzare una base operativa strategica.
“C’era già il progetto”, Ruggeri ce lo aveva mostrato: “presso la testata sud della pista, sarebbe stato realizzato un hangar con adiacente ampio parcheggio aeromobili destinato, al piano terra, a deposito di materiali di pronto intervento, e al piano superiore a centro d’addestramento nazionale per i volontari”. La successiva giunta regionale di centrodestra, assessore Giorgio De Matteis, stanziò nel 2004 ben 2 milioni di euro, integrati successivamente da un altro milione: i fondi furono assegnati al Comune dell’Aquila. “Lo stanziamento arrivò nel 2008, seguì subito dopo l’approvazione del progetto”, ha ricordato Ruggeri. “Ad oggi, 10 anni dopo, non sappiamo che fine abbiano fatto i fondi stanziati”. Ci sono, o ci sarebbero stando all’ex assessore comunale, convinto che il finanziamento sia andato perduto, i 2.8 milioni di euro di fondi Fas stanziati per lo sviluppo dell’aeroporto come scalo di Protezione civile e che, Ruggeri non teme di dichiararlo apertamente, sarebbero l’oggetto delle attenzioni dell’attuale soggetto gestore. “Non capisco davvero l’impasse dell’amministrazione”, si era rammaricato; “abbiamo già dimostrato che l’aeroporto può essere gestito con successo dagli appassionati e aprendo lo scalo anche alla Protezione civile”.
Insomma, l'aeroporto potrebbe - e dovrebbe - recuperare l'antico prestigio come scuola internazionale per la didattica in tutte le specialità, centro d'eccellenza per il volo a vela, l'attività turistica, sportiva aeronautica e per il volo ultraleggero, come una volta, potenziando la sua vocazione di scalo di Protezione civile. Sul futuro dello scalo, però, l'amministrazione non ha ancora delineato una strategia. Intanto, il primo passo - atteso - è la riacquisizione del sito.