Giovedì, 08 Novembre 2018 15:53

Ama, Mannetti tira dritto: trasferiti 917mila euro. Carte in Procura?

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Tira dritto l'assessora alle partecipate Carla Mannetti: con determina dirigenziale del settore 'Rigenerazione urbana, mobilità e sviluppo', datata 6 novembre, si è provveduto, infatti, al contestato trasferimento di 917 mila euro circa deciso dalla Giunta comunale in favore dell'Ama, l'azienda partecipata del trasporto pubblico locale. Una prova di forza che rischia di trasformarsi in un guaio per l'amministrazione attiva.

Infatti, la presidente della Commissione 'Garanzia e Controllo', Elisabetta Vicini, ha redatto una relazione che i consiglieri d'opposizione vorrebbero sottoporre alle autorità competenti, Procura della Corte dei Conti, Procura della Repubblica, Autorità per la Regiolazione dei Trasporti e Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per ogni più opportuna valutazione. Riunita stamane per approvarla, la V Commissione si è data ancora qualche giorno di tempo, fino a martedì - come da richiesta del capogruppo dell'Udc Raffaele Daniele - così da consentire ai consiglieri commissari di maggioranza di discutere il documento con i gruppi consiliari e decidere se votarla oppure no; è evidente, però, l'imbarazzo, e la frustrazione, degli esponenti del centrodestra che si sono sentiti scavalcati nelle loro prerogative: infatti, per la Commissione - e per la dirigente al settore 'Partecipate' Ilda Coluzzi - la deliberazione sarebbe dovuta passare al vaglio del Consiglio comunale. E non è affatto un caso che il capogruppo di Forza Italia, Roberto Jr Silveri, si sia lasciato andare ad un profluvio di elogi per il lavoro svolto dalla presidente Vicini. 

Ama ha chiuso il bilancio 2017 con un passivo di 1milione e 800mila euro e, dovesse segnare perdite anche per l'anno in corso, col terzo esercizio di segno negativo, scatterebbe il divieto per l’amministrazione comunale di erogare finanziamenti o sostenerla con garanzie. Si aprirebbe la fase di crisi, in sostanza.

Il disavanzo è dovuto essenzialmente al taglio della contribuzione regionale, a partire dall'annualità 2016, a valle della sforbiciata imposta dai governi dell'epoca al fondo per i trasporti. Per questo, la Giunta comunale – con provvedimento 396 del 12 ottobre 2018 – ha deliberato di “attuare quanto necessario per il trasferimento all’Ama della somma di € 916.828,00, corrispondente all’importo in contenzioso tra l’Ama stessa e la Regione Abruzzo a titolo di intervento sostitutivo”; in sostanza, si è deciso di coprire con fondi del Comune il mancato trasferimento regionale sull’annualità 2016 che l’azienda aveva già messo a bilancio e che è venuto a mancare alla fine dell’esercizio finanziario, oggetto di contenzioso per la decisione dei vertici di Ama di avviare un procedimento avverso Regione Abruzzo.

Il trasferimento dei 917mila euro, tuttavia, è stato duramente contestato dai consiglieri di opposizione e, così, da alcuni esponenti della maggioranza - in particolare, il capogruppo di FdI Giorgio De Matteis e il capogruppo di Forza Italia Roberto Jr Silveri - non per una questione di merito, è intenzione dei consiglieri di centrodestra e centrosinistra salvare Ama, tutelando il servizio e i lavoratori, piuttosto di metodo.

Come detto, i consiglieri sostengono che la deliberazione fosse di competenza consiliare e non di Giunta; sul punto, d'altra parte, si è palesata una evidente spaccatura tra l'assessore alle partecipate Carla Mannetti, supportata dal dirigente alla Rigenerazione urbana e Mobilità, l'avvocato Domenico de Nardis, convinto che non fosse affatto necessario un passaggio consiliare, e la dirigente alla Valorizzazione e Controllo delle Società Partecipate Ilda Coluzzi che ha assunto una posizione opposta. Tant'è vero che è stato proprio de Nardis a predisporre la delibera 396, e non Coluzzi. Ed è stato lo stesso de Nardis a firmare la determina per il trasferimento dei fondi. Inoltre, sebbene più volte invitati, il Collegio dei Revisori non ha mai voluto confrontarsi con la Commissione.

D'altra parte, stando al decreto legislativo 175/2016 - il Testo Unico in materia di società partecipate dalla pubblica amministrazione, così come modificato dal decreto legislativo 100/2017 che costituisce la disciplina in materia di società a partecipazione pubblica - le amministrazioni possono provvedere a 'soccorsi finanziari' alle aziende a patto che siano accompagnati, però, da un puntuale piano di risanamento economico almeno triennale. Che non è stato affatto approntato. 

E ancora: i 917mila euro da trasferire ad Ama sono imputati sul capitolo di bilancio comunale 360, destinato alle passività pregresse: tuttavia, il Comune dell'Aquila non è parte in contenzioso con la Regione e, soprattutto, la spesa non rappresenta né una passività pregressa né un debito.

Per questi motivi, in Commissione era emersa la proposta che si procedesse con una anticipazione di liquidità, intanto che il settore presisponesse l'ampliamento del contratto di servizio, con un piano di risanamento triennale della società partecipata; l'assessore Mannetti, però, convinta delle sue ragioni ha voluto procedere col trasferimento dei fondi così come previsto nella delibera di Giunta e aprendo, così, una 'questione politica' con i consiglieri della sua stessa maggioranza. E' evidente che se martedì i commissari di centrodestra dovessero votare la risoluzione della presidente Vicini, per trasferirla alle autorità di controllo, si aprirebbe una spaccatura che sarebbe davvero difficile sanare. 

 

Ultima modifica il Giovedì, 08 Novembre 2018 18:53

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