Mercoledì, 28 Novembre 2018 12:12

L'Aquila, i cittadini non utilizzano i mezzi pubblici: crollato il numero di biglietti e abbonamenti venduti. Scimia e Silveri promuoveranno un questionario per capire le criticità

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Che i cittadini aquilani non utilizzino i mezzi pubblici è noto; d'altra parte, L'Aquila è il capoluogo di provincia italiano con la più alta incidenza d'automobili rispetto ai residenti. 

I dati diffusi stamane dai consiglieri comunali Roberto Jr Silveri (Forza Italia) e Leonardo Scimia (Benvenuto Presente), però, restituiscono plasticamente il fallimento delle politiche messe in campo, dal 2009 ad oggi, per potenziare il servizio, stante le innegabili difficoltà di 'collegare' un territorio vastissimo, 'esploso' urbanisticamente a seguito del sisma, e con pochi abitanti. Per farla breve. 

Ebbene, i numeri: dal 2008 ad oggi, la vendita dei biglietti ha subito un decremento del 22%, ne erano stati staccati 831.303 dieci anni fa, ne sono stati acquistati 648.277 l'anno passato, e sul 2018 la tendenza è la stessa; un crollo che non è stato costante, sia chiaro: nel 2015 i biglietti venduti erano tornati ai livelli pre-terremoto (816.646), dal 2016 la contrazione, con una costante corsa al ribasso.

biglietti

Vale lo stesso per gli abbonamenti: erano 40.527 nel 2008, ne sono stati venduti 18.675 l'anno passato, con una contrazione che, stavolta, si è mantenuta costante dopo il crollo nel 2012 e la piccola ripresa segnata nel 2013.

abbonamenti

E non si richiami il dato demografico: in realtà, la popolazione residente - è chiaro, andrebbero profilati i cittadini effettivamente dimoranti a L'Aquila - in questi anni è scesa del 5%. Potrebbe aver inciso di più, è altrettanto evidente, la diminuzione degli studenti fuori sede. Tuttavia, i problemi vanno cercati altrove. 

Dunque, come mai i cittadini non prendono più l'autobus? Se lo sono chiesto Silveri e Scimia che, per approfondire la questione, hanno ideato un questionario, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio comunale: 10 domande a crocetta, 60 secondi circa per completarlo, verrà sottoposto a studenti in particolare, dalle scuole secondarie all'Università, e così ad anziani e cittadini lavoratori - si punta ad averne 5mila compilati - per tentare di individuare criticità e soluzioni possibili. 

Il questionario non verrà realizzato online - "la rete non permette di profilare opportunamente l'utente e, spesso, non offre risposte corrispondenti alla realtà", hanno spiegato i consiglieri comunali - ed è parso una sorta di 'schiaffo' all'assessore Carla Mannetti che, in questi mesi, è impegnata nella predispozione del Piano urbano della mobilità che prevede, appunto, questionari online: Scimia e Silveri, però, non hanno voluto fare polemica, ribadendo che l'iniziativa è stata pensata per la città e non contro qualcuno. 

Sta di fatto che si tratta di una azione d'iniziativa consiliare, e che i risultati verranno portati all'attenzione delle Commissioni e, dunque, del Consiglio comunale, per elaborare una proposta compiuta da sottoporre alla Giunta; "di fatto, le partecipate sono materia di competenza consiliare", ha ribadito Silveri che, in questi mesi, non ha risparmiato critiche all'assessore delegato, Carla Mannetti appunto. 

"La qualità della vita in una città si misura sulla qualità dei servizi", ha aggiunto Scimia. "Non possiamo permetterci una città che non utilizza i mezzi pubblici".

Staremo a vedere cosa ne verrà fuori. Di seguito, il questionario che vorrà sottoposto ai cittadini.  

questionario1

questionario2

 

Ultima modifica il Mercoledì, 28 Novembre 2018 16:57

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