Ospiti internazionali, villaggio in centro città e iniziative in montagna. Gli sport invernali saranno i protagonisti della Winter Session 2018, che si terrà dal 14 al 16 dicembre prossimi nel Parco del Castello dell'Aquila e sul Gran Sasso.
L'evento, realizzato e finanziato dal Comune dell'Aquila (attraverso il Comitato Festival della Montagna) e ideato dall'associazione Gran Sasso Anno Zero, è stato presentato questa mattina in conferenza stampa dal sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, e da Eleonora Marzi e Igor Antonelli dell'associazione Gran Sasso Anno Zero.
Si parte, dunque, venerdì 14 dicembre con il workshop "Aree interne, turismo e sviluppo locale: buone pratiche dai territori", in programma alle 17 all'Auditorium del Parco del Castello. Alle 18, sempre all'Auditorium, si dicuterà di sviluppo della cultura di montagna e dell'attrattività dell'area del Gran Sasso con il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, il presidente vicario della Regione Abruzzo Giovanni Lolli e il presidente del Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga Tommaso Navarra.
"L'appuntamento di venerdì -ha sottolineato Eleonora Marzi di Gran Sasso Anno Zero- rende l'idea di quale sia lo spirito del Festival. Associaizoni singoli, microimprenditori e sportivi parleranno delle realtà, presenti sul territorio, che funzionano non solo a livello di promozione della cultura di montagna, ma anche dal punto di vista economico. Saranno loro a dialogare con le istituzioni, perchè il cambiamento che auspichiamo per la nostra montagna e per le aree interne non può che passare attraverso il dialogo e la collaborazione con le istituzioni".
Sarà un appuntamento dal respiro internazionale che vedrà la partecipazione dei due alpinisti Nives Meroi e Romano Benet, ospiti d'onore della kermesse sabato 15 novembre (ore 20:30) all'Auditorium del Parco del Castello. I due, infatti, sono stati la prima coppia al mondo a riuscire nell'impresa di scalare tutti i 14 ottomila, senza l'uso di ossigeno supplementare né portatori d'alta quota. Molto rilievo verrà dato alla cultura di montagna.
Cuore della kermesse sarà il Parco del Castello, dove verrà allestito il Villagio della Montagna che darà la possibilità di provare attività sportive come mountain bike, arrampicata e slackline. Ricca anche l'offerta di attività outdoor. Per la tre giorni sarà possibile acquistare, presso l'infopoint comunale alla Fontana Luminosa, il ticket per la funivia più la navetta verso Fonte Cerreto a soli 9 €. Per quanto riguarda le uscite in montagna, sono stati infatti pensati itinerari che abbracciano diverse discipline: scialpinismo, ciaspolate, free ride, arrampicata su ghiaccio e movimentazione piccozza e ramponi. Le escursioni prevedono uscite sul Gran Sasso da venerdì a domenica. Grande novità di questa edizione è il coinvolgimento delle scuole, con oltre 200 bambini che, nel corso della tre giorni, parteciperanno alle attività in programma al Parco del Castello e in montagna.
La tre giorni dedicata alla montagna, che riprende i temi e lo spirito delle tre fortunate edizioni del Festival della Montagna, riparte dopo lo stop dello scorso anno, quando l'evento fu sospeso a causa della mancata erogazione da parte del Comune dell'Aquila di parte dei fondi destinati al pagamento dell'ultima edizione, quella del 2016.
L'edizione 2016, lo ricordiamo, aveva a bilancio 57mila euro a valere sul 4% dei fondi per la ricostruzione destinati alle attività culturali, con un cofinanziamento del Comune dell'Aquila di 15mila euro; come noto, però, il bando per le attività relative all'annualità 2016 fu pubblicato soltanto nel 2017, in forma retroattiva, dal momento che la delibera Cipe che stanziava le risorse fu pubblicata in Gazzetta Ufficiale solo il 17 febbraio dello stesso anno. Il ritardo creò enormi problemi e ritardi nel trasferimento dei fondi alla Struttura tecnica di missione incaricata di accreditarli sul conto corrente delle realtà finanziate.
L'impasse costrinse il comitato promotore a sospendere l'organizzazione della quarta edizione e portò a un acceso scontro con il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi che definì le dichiarazioni rilasciate dall'associazione Gran Sasso Anno Zero "un un mix di qualunquismo e irriconoscenza". Divergenze che, però, sembrano acqua passata.
"Sono lieto di annunciare il ritorno del Festival perchè la montagna è un simbolo di questa città" ha esordito il sindaco Biondi che, ringraziando il lavoro svolto dal Comitato e dall'associazione Gran Sasso Anno Zero, ha inteso ripercorrere le vicende che portarono alla sospensione dell'edizione 2017 senza risparmiare una stoccata alla precedente amministrazione ritenuta responsabile dell'impasse che costrinse a sospendere l'ultima edizione.
"Il precedente comitato Festival della Montagna presieduto dall'allora sindaco Cialente, -ha affermato Biondi- vedeva tra i componenti anche il suo capo di gabinetto, Marchetti, e l'allora dirigente del settore Politiche sociali e culturali comunali che si occupava della gestione dei fondi Restart, l'avvocato Aniceti che aveva predisposto il bando relativo all'edizione 2016 sulla base di un finanziamento presunto (85 mila euro n.d.r)". Il bando fu istruito soltanto 5 mesi dopo, nel marzo 2017, con una sopresa. Al Festival furono assegnati 57 mila euro, e non 85 come previsto, per una singolare interpretazione dei punteggi dati in graduatoria. Dunque, ci si è ritrovati con un debito in bilancio di 28 mila euro.
Una situazione paradossale ha inteso sottolineare Biondi, dal momento che il Comune dell'Aquila, elargendo i fondi del 4% non corrispose alle esigenze di un evento promosso dallo stesso sindaco. Ma c'è di più. "Nel 2017 il Festival è stato addirittura escluso dal finanziamento – ha aggiunto Biondi – In altre parole, hanno bocciato la loro stessa domanda di contributo”.
Col cambio d'amministrazione, Biondi avviò un confronto con le altre associazioni in graduatoria, affinché cedessero una quota parte del finanziamento ottenuto per l’organizzazione in favore del Festival della Montagna. Tentativo fallito dal momento che "il comitato precedente -ha ribadito Biondi- autorizzò spese eccedenti il contributo ottenuto. La questione, trascinata a lungo, ha trovato finalmente soluzione e oggi guardiamo con fiducia già all'edizione 2019, che, come di consueto, si svolgerà il primo week end di ottobre".
Per evitare in futuro "queste situazioni paradossali e ridicole autobocciare" Biondi ha annunciato che l'amministrazione procederà, in tempi brevissimi, alla programmazione Restart 2019. "Ciò -ha spiegato il sindaco- consentirà di informare in tempi certi il comitato sulle risorse disponibili per il prossimo anno". Non solo. Il sindaco ha anticipato una rimodulazione di risorse per 150.000 euro, ottenuta tramite delibera di giunta in fase di ultimazione, per individuare figure professionali competenti in materia di tematiche ambientali, sviluppo delle aree interne e promozione della cultura di montagna. "Saranno loro ad affiancare l'aministrazione nella messa a punto di azioni volte alla promozione della montagna aquilana gestita da una società partecipata".
"In questi mesi -ha concluso Biondi- sono stato criticato da un esponente del Pd relativamente all'attribuzione diretta di fondi al Festival senza passare per il bando, come gli anni precedenti. La motivazione è duplice. Da un lato c'è la scelta del Comune di puntare su alcuni grandi eventi caratterizzanti la città dell'Aquila: il Festival della Montagna, la Perdonanza, I Cantieri dell'Immaginario, il jazz e Sharper. Dall'altra la volontà dell'aministrazione di evitare il sorgere di problematiche che porterebbero a nuove sospensioni di questo evento di cui la città ha bisogno".