Mercoledì, 19 Dicembre 2018 11:25

Proroga per la restituzione delle tasse, Apindustria: "Un palliativo, mancanza di considerazione per il cratere". E auspica la mobilitazione

di 

"Da luglio scorso, quando fu annunciata la lunga proroga fino al 31/12, siamo andati ripetendo come un mantra che se non ci si fosse attivati subito per una trattativa seria con la Commissione Europea i tempi non sarebbero stati sufficienti. Oggi vediamo tutti che il Re è nudo e che, in effetti, nei sei mesi trascorsi, nessuno da parte del Governo ha intavolato alcuna discussione per portare a casa un risultato tangibile sulla vicenda della restituzione delle tasse".

L'affondo è del segretario generale di Apindustria, Massimiliano Mari Fiamma. Che aggiunge: "Siamo giunti ad una settimana dalla scadenza, come al solito sul filo di lana, e ancora una volta restiamo appesi non in attesa di una soluzione ma dell’ennesimo rinvio, oltretutto accompagnato da toni di giubilo e di accondiscendenza come se la promessa proroga di un anno, ancora non scritta da nessuna parte, fosse un risultato di cui vantarsi. A questo punto dobbiamo solo sperare ed auspicare che almeno questo palliativo, ormai indispensabile, giunga in tempi utili per scongiurare il peggio, ma ad oggi resta solo una promessa reiterata in un quadro desolante ed irritante".

Dopo le proteste dei mesi scorsi infatti, la nomina di Raniero Fabrizi alla Struttura tecnica di missione, che aveva di fatto lasciato scoperto anche l’USRA dopo la scadenza ignorata dell’USRC, la nomina del Sottosegretario Vito Crimi e l’incarico ad interim a Giovanni Francesco Lucarelli per i due uffici speciali, sembrava si fosse ritornati ad accendere se non altro qualche lampadina sulla ricostruzione, "invece scopriamo che Fabrizi non ha nemmeno una mail diretta, che Crimi, giunto dopo due giorni a L’Aquila, non aveva ancora ricevuto ufficialmente l’incarico, e che l’interim a Lucarelli deve passare per la famosa bollinatura della Corte di Conti che di certo non arriverà prima della sua scadenza".

Non sorprende affatto che, data la situazione sopra descritta, "si sia annullato l’incontro previsto per oggi con i Sottosegretari Crimi e Vacca, che sarebbero probabilmente giunti in Città senza alcun fatto concreto da presentare ad una platea forse un po’ troppo sotto pressione per cedere alle lusinghe elettorali del momento; resta l’amaro in bocca per la mancanza di considerazione in cui questo territorio è piombato con l’avvento dei gialloverdi".

Alla luce di ciò, Apindustria continua a ritenere opportuna una forte mobilitazione di tutte le forze sociali soprattutto in vista delle elezioni regionali, "anche se nel frattempo giungesse l’attesa proroga che, come detto, non può considerarsi una soluzione, per costringere questo Governo a confrontarsi con la promessa, fatta ufficialmente dal Sottosegretario Giorgetti, di un atto interpretativo sul temporary framework (de minimis a 500.000 €), ad affrontare il tema della restituzione con la Comunità Europea, a rimettere nell’articolo delle emergenze il sisma del 2009 e prevedere tutte le azioni necessarie per non interrompere la delicata fase della ricostruzione già in atto confrontandosi con il territorio ed i suoi protagonisti. Invitiamo anche i rappresentanti locali della maggioranza a schierarsi in questa che non è una battaglia né partitica né politica ma di semplice giustizia e buon senso, senza i quali sbandierare il cambiamento ha lo stesso valore di una banconota da due euro".

Articoli correlati (da tag)

Chiudi