Sabato, 29 Dicembre 2018 18:30

A24 e A25, accordo tra Strada dei Parchi e Mit. Lo scoglio è l'Anas

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Strada dei Parchi si appella a Danilo Toninelli perché eviti che Anas faccia ricadere sugli utenti di A24 e A25 il costo di ulteriori 73 milioni di euro relativi agli interessi sulle due rate del canone di concessione, che devono essere sospese per consentire di congelare l'aumento delle tariffe ed evitare l'aumento dal 1° gennaio.

È quanto si legge nella lettera che la società concessionaria delle autostrade abruzzesi e laziali ha appena inviato al Mit.

Nella missiva, l'ad Cesare Ramadori chiarisce che negli ultimi giorni era stato raggiunto, col "determinante intervento" del ministro Toninelli, l'accordo con Anas Spa per il differimento al 2028 del versamento delle rate 2018 e 2019 che la società deve quale prezzo della concessione, "in modo da poter utilizzare tali risorse, già accantonate e vincolate dalla nostra Società, al fine di 'sterilizzare' nei prossimi 3 mesi, come accaduto nel trimestre ottobre-dicembre 2018, gli aumenti dei pedaggi di A24 e A25 approvati dal Governo alla fine del 2017 e quelli previsti dalla Convenzione vigente per il 2019".

Tuttavia, Anas pretende "di applicare sul valore delle rate posticipate, pari a 112.000.000 di euro, un tasso di interesse del 6% annuo al posto del tasso legale. Tale esorbitante pretesa, che costerebbe alla collettività ulteriori 73.000.000 di euro, contrasta con quanto accaduto nel 2017, quando con norma (L 97/2017) il Parlamento ci autorizzò a differire il pagamento di altre 2 rate Anas di identico valore (112.000.000 di euro) per finanziare una parte degli interventi urgenti cosiddetti 'antiscalinamento', riconoscendo la sola applicazione di interessi in base al tasso legale".

Strada dei Parchi ritiene la richiesta inaccettabile e frutto di un calcolo speculativo commendevole. "E questo anche considerato lo sforzo che il Suo Ministero e la nostra Società stanno attuando - ha messo nero su bianco nella lettera a Toninelli - in attesa dell'approvazione del nuovo Pef come previsto dalla L. 228/2012, per non scaricare sugli utenti delle autostrade da noi gestite e sulle economie delle zone interessate gravosi e ulteriori incrementi tariffari".

"Per dimostrare la nostra totale disponibilità ad onorare gli impegni concordati", la società concessionaria ha trasmesso stamane ad Anas e al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti i testi, già firmati, "in cui ci impegniamo a non applicare alcun aumento dei pedaggi su A24 e A25 sino al 31 marzo prossimo rispetto alle tariffe attualmente applicate".

Insomma, Strada dei Parchi - in attesa della definizione del Piano economico finanziario - si è impegnata a non aumentare le tariffe del 18.48%, come accadrebbe se l'accordo dovesse saltare (al 12.89% applicato dal 1° gennaio 2018 e poi sospeso alla fine di settembre, infatti, si aggiungerebbe anche il ritocco delle tariffe previsto in convenzione per oltre il 5%) fino al 31 marzo 2019, a patto che Anas non applichi il tasso d'interesse al 6% sul differimento delle rate di concessione 2018 e 2019 che servirebbero per tamponare i mancati aumenti. 

E per questo, ha chiesto un intervento diretto al ministro Danilo Toninelli. Ne sapremo di più nelle prossime ore.

Ultima modifica il Domenica, 30 Dicembre 2018 18:49

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