Momenti di tensione, questa notte, a Fonte Cerreto.
Poco dopo le 2 e 30 di notte, Polizia, Carabinieri e Vigili del Fuoco sono entrati all'Hotel Cristallo, laddove era in corso un veglione organizzato dall'imprenditore Niko Gizzi, intimando di spegnere la musica e facendo uscire i giovani avventori.
A quanto si apprende, erano più di mille i ragazzi che stavano partecipando alla festa.
A chiamare le forze dell'ordine, un gruppo di persone che, pur avendo acquistato il biglietto, non era riuscito ad entrare nel locale. In sostanza, erano stati venduti troppi tagliandi rispetto al limite massimo consentito di presenze e, dunque, si è reso necessario l'intervento di Polizia e Carabinieri che hanno costretto gli organizzatori a sfollare il locale.
Tra l'altro, si sussurra che la festa si sarebbe dovuta tenere inizialmente in una tensostruttura: in realtà, nella locandina dell'evento si indicava chiaramente l'albergo di Fonte Cerreto come location dell'evento.
Sta di fatto che l'intervento delle forze dell'ordine ha creato momenti di panico, con i giovani che, ignari di cosa stesse accadendo, si sono ammassatti all'uscita, col rischio che qualcuno dei presenti potesse farsi male.
La situazione è tornata alla normalità soltanto alle 5 del mattino.
In riferimento a quanto accaduto, il Centro turistico del Gran Sasso, proprietario dell'albergo, ha inteso chiarire che per consentire l’utilizzo di alcune sale dell’hotel "è stato sottoscritto regolare contratto (a disposizione di chi volesse controllarlo) con la 'Happy Day Eventi di Monia Carullo' dove sono stati precisati i termini dell’accordo compreso il rispetto del numero delle persone presenti in conformità alle vigenti disposizioni normative". I locali affittati per la manifestazione sono infatti perfettamente conformi alle più recenti disposizioni di sicurezza in materia di pubblico spettacolo. "Il problema, che ha causato l’intervento delle forze dell’ordine e la conseguente interruzione della serata, è stato generato dalla mancata rispondenza da parte del locatore ad alcune norme sulla sicurezza in particolare sul numero delle persone presenti che, a detta di quanto riportato su i mezzi di informazione, erano in numero maggiore di quanto la dimensione delle sale potesse consentire".
Nel ribadire la completa estraneità dai fatti da parte del CTGS relativamente a quanto accaduto, l'amministratore unico Dino Pignatelli ha voluto esprimere "il rammarico per una occasione persa, pensata per esaltare le capacità di offerta turistica, con il risultato invece imbarazzante di fronte all’opinione pubblica per un eccesso di pericolosa leggerezza da parte di alcuni, peraltro conosciuti, addetti ai lavori".