Torna l’ultimo dell’anno e con esso anche il rischio che corrono i nostri amici a quattro zampe proprio nel momento in cui nel corso dei festeggiamenti vengono accesi i cosiddetti fuochi di artificio, un vero e proprio incubo per animali randagi e di proprietà.
Sull’argomento è intervenuta Cristiana Graziani, medico veterinario, insieme al segretario comunale di Sinistra Italia Verdi, Pierluigi Iannarelli e a Cristiano Cerello del Partito Animalista Italiano, che in una nota ricordano come proprio per gli effetti dell’esplosione di fuochi, arrivano in ambulatorio richieste di intervento per decine e decine di richieste d’aiuto per cani o gatti vaganti e di proprietà che presentano lesioni traumatiche da esplosione e che purtroppo molto spesso richiedono l'intervento chirurgico urgente.
“Gli animali, sia domestici ma ancor di più quelli selvatici, purtroppo – prosegue la Graziani - sono vittime della goliardia di chi non comprende, o meglio vittime di chi non è così intelligente, da arrivare a capire il danno irreparabile che causano. Non solo uccidono, ma inquinano anche l’aria che respiriamo. Infatti, dopo la deflagrazione il fumo denso rimane nell'aria anche per ore, esso è composto da polveri sottili ed ultrasottili, cancerogene e nocive per la salute. Alcuni studi hanno dimostrato, che la diossina sprigionata nell’aria da fuochi e botti nel solo periodo di Capodanno corrisponda ad una quantità di diossina paragonabile a quella prodotta da un singolo inceneritore in ben 120 anni (rapporto CEWEP)".
Nel proseguire Graziani, Iannarelli e Cerello hanno rivolto un appello al primo cittadino:
“Chiediamo al Sindaco Pierluigi Biondi, di emanare ordinanza di divieto ma sin da ora e che non rimanga una lettera morta”.
L’appello è rivolto anche al Prefetto dell’Aquila Cinzia Torraco alla quale viene chiesto di disporre l’intensificazione dei controlli facendo anche rispettare i disposti del Codice penale in relazione all’art. 703 sulle accensioni ed esplosioni pericolose.
“botti, petardi e fuochi d’artificio dovrebbero essere vietati in tutta la città e nelle frazioni tutto l’anno - aggiunge Iannarelli - non solo a Capodanno. In particolare, dove sono presenti persone, animali, vicino ad abitazioni o ovunque possano recare disturbo, danno o molestia. Il Comune, in questo modo, tutelerebbe il benessere degli animali e dei cittadini. Quindi non un banale divieto ai botti ma piuttosto una sensibilizzazione della cittadinanza sui temi della sicurezza e della tutela della salute delle persone, degli animali e dell’ambiente."
“Ci auguriamo - concludono Cristiana Graziani, Pierluigi Iannarelli e Cristiano Cerello - che gli amministratori vogliano impegnarsi per rendere più vivibile e civile la nostra città, operando al fine di garantire che anche i consueti festeggiamenti di fine anno si svolgano senza che la collettività, gli animali e l'ambiente debbano pagare alcun prezzo".