Giovedì, 24 Gennaio 2019 14:32

Tua, 37 nuovi autobus a metano: 14 circoleranno in provincia dell'Aquila

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Trentasette nuovi bus per TUA SPA.

Immessi immediatamente in esercizio, i nuovi bus sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa presso la sede di Pescara di TUA. Nello specifico, si tratta di 17 bus Iveco da 12 metri, di 14 mezzi Iveco di 10,7 metri e di 6 autobus Scania 12,2 metri alimentati a metano da motori Euro 6.

La prima consistente tranche di 37 nuovi bus fa parte di un programma di investimenti e di rinnovo della flotta più ampio che si completerà, entro il 2020, con l'arrivo complessivo di 206 nuovi autobus su 861 mezzi in dotazione di TUA SPA. Il rinnovo dei nuovi bus permetterà a TUA di abbassare in modo consistente l'età media dei mezzi, passando da quasi 13 anni a poco più di 9 anni, dato quest'ultimo in linea con gli standard europei.

La prossima fornitura sarà di altri 75 nuovi autobus previsti tra l'inizio dell'estate e la fine di settembre 2019. Quella successiva prevede ulteriori 94 autobus per il primo semestre 2020.

I nuovi 37 bus sono stati assegnati a diverse zone abruzzesi: 6 opereranno in provincia di Chieti, 9 in quella di Pescara con l'utilizzo dei sei mezzi a metano nel capoluogo, 8 in provincia di Teramo e 14 in provincia dell'Aquila di cui 3 nel capoluogo di regione, 3 nell'area di Sulmona e 6 nell'area marsicana.

L'investimento complessivo per l'acquisto dei 206 bus ammonta a 47,8 milioni di euro, di cui 13,1 a carico di TUA. "Questi 37 nuovi mezzi – ha dichiarato il Presidente di TUA SPA, Tullio Tonelli – rappresentano un investimento importante che rinnoverà il 24% del nostro parco veicoli riducendo la vetustà media da 13 a 9 anni. Il nuovo materiale rotabile sarà distribuito in tutti i territori della nostra regione assegnando ad ognuno di essi una parte di nuovi veicoli. La nostra mission è proseguire su questa strada, per fornire chiare ed efficaci risposte a chi ci sceglie ogni giorno utilizzando i quasi 4500 collegamenti che garantiamo quotidianamente. Il primo passo è stato compiuto – ha proseguito Tonelli – e auspico che entro fine settembre altri 75 nuovi mezzi saranno a disposizione degli utenti di TUA. Una sottolineatura – ha aggiunto – la faccio anche sul sistema di digitalizzazione dei nostri nuovi mezzi che sono dotati di conta passeggeri, emettitrici automatiche, computer di bordo, can bus (scatola nera) ed indicatori di percorso con l'obiettivo di creare, a stretto giro, una centrale operativa per il controllo dell'intera circolazione dei mezzi".

I nuovi 37 bus sono tutti dotati dei sistemi di digitalizzazione. "Stiamo lavorando per informatizzare l'intero sistema di gestione aziendale e per migliorare il servizio per i clienti e poter gestire al meglio la flotta aziendale; sarà possibile, per esempio, sapere in tempo reale i numero dei passeggeri presenti su ogni autobus potendo intervenire in caso di necessità. Abbiamo intrapreso la via della digitalizzazione dei servizi aziendali, con l'obiettivo finale di centralizzare il controllo dei mezzi in circolazione per rendere sempre più comodo e rispondente alla domanda di trasporto l'offerta dei mezzi che mettiamo in circolazione".

Il Direttore Generale di TUA SPA, Giuseppe Alfonso Cassino, ha invece sottolineato le ricadute col segno più che si determinano con l'introduzione di 206 nuovi bus nel parco TUA: "La flotta dei bus in dotazione di TUA, il numero complessivo è di 861 mezzi che coprono 221 linee per un totale di 4507 corse nel periodo scolastico che sviluppano a circa 34 milioni di chilometri ogni anno – ha spiegato Cassino – ed il 53 % della flotta (455 mezzi) è dotato di motorizzazione Euro 3 o precedenti. TUA, d'intesa con la Regione Abruzzo, ha avviato un percorso di rinnovo della flotta dei mezzi per un totale di 206 nuovi autobus. Un investimento che, numeri alla mano, è senza dubbio rilevante. Ai 206 nuovi bus – ha aggiunto il diggì di TUA SPA - si aggiunge un investimento per altri 15 autobus elettrici per circa 10 milioni di euro. Questo investimento permetterà a TUA di radiare tutti i bus con motorizzazione Euro 2 o inferiori. I 206 nuovi bus garantiranno la riduzione dei costi per il consumo del gasolio grazie ai motori di nuova generazione".

Da studi aziendali, si stima una riduzione pari al 20 per cento circa di costi per il gasolio per i 131 bus che saranno impiegati in servizi interurbani che si traducono in un risparmio di 390 mila euro all'anno. "I 61 nuovi bus a metano impiegati nei servizi urbani, suburbani e interurbani, invece, garantiranno un risparmio di circa i 600 mila euro all'anno ma non solo. L'introduzione del parco dei nuovi bus – ha spiegato il direttore generale - determineranno la riduzione dei costi legati alla manutenzione di circa 1 milione e 350 mila euro ogni anno. Se si considerano, inoltre, gli incrementi dei benefici dello sconto fiscale sull'accisa del gasolio da autotrazione per i consumi dei nuovi bus, ma anche per la riduzione generale dei costi vari di gestione, TUA potrà contare su di un risparmio annuo di circa 2 milioni e 700 mila".

Febbo (Forza Italia): "Abbiamo assistito ad una passerella elettorale"

"Oggi abbiamo assistito all'ennesima passerella elettorale del Partito Democratico finalizzata alla presentazione di nuovi autobus da immettere in un parco autobus che risulta tra i più vetusti d'Italia".

E' il commento del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo, candidato alle regionali del 10 febbraio prossimo, che aggiunge: "Precettati per l'occasione a presenziare all'evento il personale amministrativo, e allertati anche i sindacalisti amici, l'evento di oggi è un'operazione annunciata; é il caso di ricordare che nel febbraio di un anno fa, sempre a ridosso di un appuntamento elettorale e per far breccia sugli elettori e sui cittadini, venne assicurato che sarebbero stati sostituiti in tempi brevi ben 206 autobus, 58 dei quali entro settembre 2018. Tutte promesse e annunci sistematicamente disattesi e fatti volutamente e puntualmente traslare a ridosso di un altro appuntamento elettorale. Nemmeno la grave criticità e la situazione di assoluto degrado in cui versano i mezzi, acuita dall'impossibilità di poter far circolare a partire dal 2019 i mezzi classificati euro 0, hanno indotto l'azienda regionale ad anticipare i tempi".

Ancora una volta si è deciso di anteporre gli interessi elettorali rispetto alle esigenze della collettività e dell'utenza alle prese con viaggi e spostamenti da incubo su autobus e treni di TUA, l'affondo di Febbo. "Mezzi sporchi e vetusti, senza riscaldamento, con sistematiche infiltrazioni di acqua piovana, con frequenti guasti in linea anche in autostrada e persino sotto le gallerie, costituiscono purtroppo la quotidianità come denunciano utenti, associazioni e gli stessi sindacati. Inoltre, sempre in tema di annunci e promesse mancate che interessano i cittadini, come non ricordare la imponente operazione presentata due anni fa per combattere l'evasione tariffaria e poter garantire gli indispensabili introiti derivanti dalla vendita dei biglietti e abbonamenti: dell'ex questore Paolo Passamonti, chiamato dall'allora governatore Luciano D'Alfonso per garantire la tutela dell'incolumità dei viaggiatori e dei dipendenti di TUA, nonché la riduzione del tasso di evasione, non vi è più traccia come non vi è traccia dei risultati sin qui conseguiti, Anzi circolano voci sempre più insistenti rispetto alla presunta incompatibilità di incarico (l'ennesimo dopo Tonelli e Dezio) rispetto ad un ex funzionario della pubblica amministrazione e che come tale non potrebbe sottoscrivere contratti di collaborazione con una società pubblica. Per non parlare dello scandalo dei biglietti introvabili da parte dei viaggiatori frutto di una nuova disorganizzazione (altro che riorganizzazione!) nelle attività di distribuzione dei titoli di viaggio alle rivendite autorizzate".

Disfunzioni e disservizi che arrivano a distanza di pochi mesi dai licenziamenti dei lavoratori della ex società Sistema di proprietà della stessa società regionale Tua e preposti alle stesse tipologia di attività. "E poi ci sono i problemi legati al personale, al quale da due anni non è stato più garantito il premio di risultato oltre ad aver subito, con l'avvento del governo d'Alfonso, la mancata applicazione dell'accordo regionale decentrato del 2004, cosa che ha comportato una perdita salariale di circa €1800 per ogni dipendente. Disattesi - conclude Febbo - gli impegni per sopperire alla carenza di personale soprattutto autisti e operai. Anche in questo caso annunci e promesse risalenti a molto tempo fa quando su volevano intercettare i voti per chi doveva essere eletto in parlamento e che si sono dimostrati specchietti per le allodole una volta raggiunto l'obiettivo".

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