Martedì, 29 Gennaio 2019 20:57

Espone striscione su Salvini, insultata sui social: "Ti devono stuprare"

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"Empio è colui che non accoglie lo straniero".

Recitava così uno striscione di quattro metri con una frase tratta dalle Metamorfosi di Ovidio esposto in piazza XX Settembre a Sulmona durante la visita elettorale del vice premier Matteo Salvini domenica scorsa.

Da ieri è iniziato sui social un vero e proprio tiro al bersaglio nei suoi confronti con offese sessiste molto pesanti, arrivate addirittura da altre donne (una di loro ha scritto: "Ti devono stuprare") nei confronti dell'autrice dello striscione, l'avv. Teresa Nannarone, già assessore alla provincia dell'Aquila, che ha annunciato di voler querelare tutti.

Lo stesso Salvini aveva invitato "Quelli della sinistra", a restarsene a casa a vedere la TV. "Basta con la falsità dei radical chic e dei salotti buoni che invitano ad aprire i porti, in Italia arriverà solo chi è in regola. Gli altri li ospitino nelle loro ville i signori della sinistra. Per noi vengono prima gli italiani e imprescindibile è la loro sicurezza".

Offese e insulti pesanti sono stati rivolti anche alla giornalista Lilli Mandara, che sul suo blog, Maperò, aveva raccontato la pacifia protesta di Teresa Nannarone.

Sindacato giornalisti: solidarietà a Lilli Mandara

"Un articolo sulla pacifica protesta contro le politiche migratorie del  governo, attuata domenica scorsa da una cittadina, con uno striscione recante una citazione di Ovidio, in occasione del comizio di Matteo Salvini a Sulmona, pubblicato oggi sul sito della testata giornalistica Maperò dalla collega Lilli Mandara, ha raccolto frasi violente, volgari, diffamatorie  e di aperta istigazione a delinquere nei confronti della collega e della cittadina protagonista della notizia, in due commenti postati su Facebook, poi rimossi dagli autori, comunque identificati".

"Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi esprime piena solidarietà alla collega e alla donna con lei ingiuriata e minacciata, denunciando ancora una volta lo scadimento del discorso pubblico in forme di intolleranza verso la funzione costituzionalmente garantita della libera stampa".

"Non possiamo più accettare, che si debba aver paura di manifestare il proprio pensiero. Dobbiamo difendere il diritto di critica e di cronaca,  che è nostro e dell'intera collettività, altrimenti siamo tutti a rischio".

"Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi sarà al fianco della collega Lilli Mandara in tutte le iniziative che vorrà assumere contro gli autori delle minacce e degli insulti".

Legnini: "Dobbiamo reagire con forza"

Voglio rivolgere un pensiero e manifestare la mia solidarietà a Teresa Nannarone e Lilli Mandara, vittime di messaggi violenti e sessisti che non possono essere accettati. Dobbiamo reagire con forza e contrastare chi la alimenta e chi la tollera. Teresa e Lilli sono donne straordinarie e dobbiamo far sentire con forza e determinazione la nostra vicinanza e il nostro sostegno

La condanna di Marsilio

Condanno convintamente le frasi odiose rivolte contro Teresa Nannarone e Lilli Mandara. Frasi violente e volgari che nulla hanno a che fare con il democratico confronto della campagna elettorale in corso. I comizi e le manifestazioni dei partiti della coalizione di centrodestra vedono la partecipazione civile e pacifica di migliaia di cittadini. Tanto pacifica che ai comizi di Salvini, pur essendo presenti gruppi di provocatori che ostentano cartelli e lanciano slogan polemici contro il leader della Lega, nessuno raccoglie la provocazione”.

Lo afferma il candidato presidente alla Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

Ultima modifica il Mercoledì, 30 Gennaio 2019 09:03

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