Stoccata durissima del presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, Gabriele Gravina, all'amministrazione comunale dell'Aquila.
In una nota, il numero uno del Calcio italiano ha chiesto chiarezza sull'iter di realizzazione dello stadio della frazione di Paganica denunciando come non siano stati ancora spesi i 250 mila euro messi a disposizione negli anni passati e minacciando un disimpegno della Figc.
"Come già più volte specificato dalla Lega Pro, nel 2011, nel 2016 e nel 2017, è stato stanziato un fondo di 250 mila euro per contribuire alla costruzione dell'impianto sportivo da erogare a fronte di comprovato avvio e prosecuzione dei lavori. Da verifiche effettuate, ad oggi l'amministrazione comunale non ha comunicato alcunché né in merito all'avvio dei lavori, né allo stato di avanzamento degli stessi", l'affondo di Gravina. Che ha aggiunto: "l'importo è a tutt'oggi a disposizione dell'amministrazione comunale dell'Aquila, con vincolo di destinazione per la realizzazione del nuovo impianto sportivo. Laddove la situazione dovesse permanere nello stato di immobilismo in cui oggi versa, le somme stanziate a favore della amministrazione comunale dell'Aquila, anche in ragione del tempo infruttuosamente trascorso, non potranno oltremodo restare depositate e vincolate improduttivamente".
Un attacco durissimo, e inatteso.
A Gravina ha replicato il vice sindaco del Comune dell'Aquila, candidato alle prossime elezioni regionali, Guido Quintino Liris. "Il Presidente della Figc dice falsità. Il giorno della sua elezione, la nostra Amministrazione manifestò subito la gioia per la scelta avvenuta, proprio pensando a quanto potesse essere importante la sua figura per tutto il nostro territorio - ha sottolineato Liris -. Non ci saremmo mai aspettati un comportamento del genere, che fa emergere in maniera chiara il nervosismo che regna nel centrosinistra che si è mascherato con il candidato presidente, Giovanni Legnini, ma che il 10 febbraio sarà mandato a casa dal centrodestra dopo il fallimento della loro azione".
Il riferimento alle elezioni regionali non è affatto casuale: la compagna di Gravina, infatti, è candidata nella lista 'Legnini Presidente'.
"Gravina ha fatto una brutta figura istituzionale e sostanziale, entrando a gamba tesa nella campagna elettorale: infatti, l'amministrazione di centrodestra, in sella dal giugno del 2017, dopo tanti anni di bugie da parte del centrosinistra, ha approvato il progetto definitivo ed esecutivo, concluso la procedura degli espropri ed ottenuto l'autorizzazione sismica del Genio Civile - ha sottolineato Liris, che ha la delega ai lavori pubblici -, inoltre, c'è anche la copertura finanziaria di 500mila euro, visto che oltre ai 250 mila della Federcalcio, ci sono i 220mila del Monte dei Paschi di Siena e i 30mila dell'Amministrazione comunale".
Per questo, "sono deluso dal suo comportamento, nel momento clou di una campagna elettorale in cui non dovrebbe entrare sia per la sua caratura, sia per il suo ruolo e sia per il conflitto di interessi in quanto sua moglie è candidata con il centrosinistra. Evidentemente è talmente impegnato nell'agone elettorale per sua moglie da non aver trovato il tempo per verificare l'azione amministrativa del Comune dell'Aquila, che è stata efficace, e non aver potuto svolgere il suo autorevole ruolo, del quale siamo orgogliosi, per iniziative a favore della nostra provincia e l'intero Abruzzo".