Martedì, 19 Febbraio 2019 15:10

Tsa, Biondi chiede dimissioni di De Simone che prende le distanze dal "documento di elogio" al sindaco

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Pierluigi Biondi chiede le dimissioni di Annalisa De Simone da presidente del Tsa.

“Spero che la presidente del Tsa, come chiesto dal governatore Marco Marsilio, rimetta il suo mandato stante il principio, sacrosanto, dello spoils system” ha detto il primo cittadino in consiglio comunale, rispondendo ad alcuni consiglieri di minoranza (Stefano Palumbo, Paolo Romano e Carla Cimoroni) che gli avevano chiesto di riferire sul documento firmato dallo Stabile e da altre cinque associazioni culturali assegnatarie del Fus e anche sul ritiro delle deleghe a Sabrina Di Cosimo. L'accenno a Marsilio è legato al fatto che in una delle sue prime conferenze stampa dopo la vittoria elettorale, il neo eletto governatore aveva detto di aspettarsi le dimissioni volontarie di molte persone nominate dalla precedente giunta a capo dei vari enti regionali, dalle asl agli enti culturali.

Sui fondi Restart, invece, Biondi ha rivendicato come suo il merito di aver “rimosso situazioni incancrenite da tempo”. Quanto al Tsa, il sindaco ha affermato: “Forse dà fastidio che abbiamo cominciato a chiedere rendicontazioni puntuali, documentazioni a supporto, progetti capaci di andare oltre il 2020, quando i contributi pubblici verranno meno. Forse dà fastidio che abbiamo chiesto di conoscere gli statuti e le modalità di elezione degli organismi, forse dà fastidio il taglio del compenso ai revisori dei conti nominati dalla politica”. Ed ha aggiunto: “E’ finita la stagione dei direttori artistici presi a prestito dal mondo delle fiction”.

In mattinata è arrivata anche la nota del presidente del Tsa Annalisa De Simone che non risponde direttamente alle affermazioni di Biondi - nei confronti del quale esprime anzi stima - ma prende le distanze dal documento scritto, firmato e fatto firmare dall’ente.

La De Simone definisce il documento una “iniziativa privata di alcuni componenti del consiglio di amministrazione del Tsa”. Pur non facendo i  nomi, è evidente che il presidente si riferisca a Rita Centofanti e Leonardo Bizzarri, presenti del cda dello Stabile in quota centrodestra.

La nota, aggiunge De Simone, “mi era stata riportata come un progetto degli enti culturali tutti, nell’ottica di costruire una sinergia di intenti in vista del decennale. Non c’è stato alcun confronto nella stesura della nota, né è stato chiesto se l’iniziativa potesse essere presentata come una proposta del Tsa”.

La De Simone - responsabile e ideatrice, per il decennale del sisma, del progetto "Festival internazionale degli incontri" premiato dal Mibac con un finanziamento di 700mila euro - usa parole molto dure e chiede le dimissioni di Centofanti e Bizzarri: “Ci si è arrogati il diritto di parlare a nome di un ente che ha sempre fatto dell’eccellenza produttiva indipendente dalla politica la sua bandiera. Prendo le distanze da questo modo di procedere scomposto che parla con la voce grossa della politica più bassa, invece di confrontarsi alla comunità di riferimento attraverso politiche culturali lungimiranti ed efficaci. Spero vivamente che i protagonisti di questa pagina rimettano subito il loro mandato nelle mani dell’assemblea dei soci dell’ente”.

La nota completa di Annalisa De Simone

Come Presidente del Teatro Stabile d’Abruzzo sono profondamente amareggiata per la querelle a cui è stato esposto l’Ente culturale più prestigioso della regione e, di conseguenza, il sindaco dell’Aquila, con la diramazione di un comunicato stampa, imposto anche ad altri enti e associazioni,  a cui il vertice amministrativo dell’Ente non ha posto alcuna firma.

L’iniziativa privata di alcuni componenti del Consiglio di Amministrazione del Tsa mi era stata riportata come un progetto degli enti culturali tutti, nell’ottica di costruire una sinergia di intenti in vista del decennale.  Non c’è stato alcun confronto nella stesura della nota, né è stato chiesto se l’iniziativa potesse essere presentata come una proposta del Tsa.

Nonostante questo, ci si è arrogati il diritto di parlare a nome di un Ente che ha sempre fatto dell’eccellenza produttiva indipendente dalla politica la sua bandiera.

Esprimo stima per il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e per il suo operato, e stima per il sottosegretario di Stato Gianluca Vacca a cui va il plauso per aver accompagnato gli enti culturali cittadini al recupero dei fondi decurtati.

Mai e poi mai avrei voluto che il nome dell’ente che ho l’onore di presiedere venisse tirato in ballo in un dibattito pubblico che non ha nulla a che fare con la cultura.

Prendo le distanze da questo modo di procedere scomposto che parla con la voce grossa della politica più bassa, invece di confrontarsi alla comunità di riferimento attraverso politiche culturali lungimiranti ed efficaci.

Spero vivamente che i protagonisti di questa pagina rimettano subito il loro mandato nelle mani dell’assemblea dei soci dell’ente, formata da Regione Abruzzo, Comune dell’Aquila e in procinto di allargare la platea ad altri soggetti istituzionali, in modo che il Tsa possa proseguire la sua strada  fatta di attività di diffusione della cultura teatrale nell’intero territorio abruzzese.

Strada che, ripeto, deve restare sempre indipendente dalla politica.

L’intervento di Biondi in consiglio comunale

"Non avendo argomenti, la minoranza ci arriva per contrarietà".

Così il sindaco Pierluigi Biondi in Consiglio comunale. "Com’è noto, la delega ai fondi Restart è rimasta in capo al sottoscritto: grazie alla gestione di questa amministrazione, abbiamo rimosso situazioni incancrenite da tempo; ma non voglio parlare del pregresso, dei fondi sottratti al piano di sviluppo del Gran Sasso e mai reintegrati, dell’utilizzo dei fondi in nome e per conto dei comuni del Cratere senza coinvolgerli, delle singolari vicende sul Festival della Montagna, col comitato promotore composto dall’allora sindaco, dall’allora capo di gabinetto e dalla dirigente Dania Aniceti, delegata alla programmazione dei fondi Restart, che sono riusciti nell’impresa di scrivere le linee guida per l’utilizzo dei fondi e farsi bocciare il progetto che loro stessi avevano presentato".

Evidentemente, "c’è qualcosa che dà fastidio a un presunto mondo culturale" la stoccata del primo cittadino. "Negli ultimi anni, la grande tradizione della cultura aquilana, penso a Carloni, a Verna, al trio Fabiani-Centofanti-Giampaola, che ha animato la straordinaria stagione delle nostre Istituzioni, è diventata, grazie alla ‘meritoria’ attività della sinistra, dal Pci in giù, una sorta di camera di compensazione della politica, con sacche di clientelismo. E’ finita la ciccia, però, anche per la decisione della regione a guida D’Alfonso di tagliare il Furc ed è dovuto intervenire Pantalone a sostenerli a piè di lista".

I tempi sono cambiati e, forse, questo dà fastidio. "Forse dà fastidio che abbiamo cominciato a chiedere rendicontazioni puntuali, documentazioni a supporto, progetti capaci di andare oltre il 2020, quando i contributi pubblici verranno meno. Forse dà fastidio il taglio del compenso ai revisori dei conti nominati dalla politica, dà fastidio che abbiamo chiesto di conoscere gli statuti e le modalità di elezione degli organismi. Forse dà fastidio che al Tsa è finita la stagione dei direttori artistici presi a prestito dal mondo delle fiction, che si facciano finalmente produzioni che girano per il mondo con un direttore artistico credibile".

Dunque, l'affondo: "Spero che la presidente del Tsa, come chiesto dal governatore Marco Marsilio, rimetta il suo mandato stante il principio, sacrosanto, dello spoils system".

Poi, Biondi ha inteso ribadire che "l’interlocuzione con Roma per i fondi Fus l’ha avuta il sottoscritto". Quanto alla defenestrazione della Di Cosimo, "rientra nelle prerogative del sindaco delegare le funzioni e le competenze assegnate dal voto popolare. Quando si accettano le deleghe, si accettano anche le regole del gioco. L’incarico è di natura fiduciaria e, come spiegato, con l’assessore Di Cosimo è venuta meno la fiducia. Non ho altro da aggiungere".

Ultima modifica il Mercoledì, 20 Febbraio 2019 22:02

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