Stamane, è stato posto sotto sequestro l'impianto di depurazione del Comune di Scoppito, sito in località 'Mulino Rosso'.
Le indagini condotte dai Carabinieri Forestali hanno evidenziato in prossimità dello scarico il deterioramento e la compromissione, a monte e a valle del torrente, delle matrici ambientali nella zona. Per questo, il reato ipotizzato è di inquinamento ambientale in concorso.
Tra gli indagati, il sindaco di Scoppito Marco Giusti, il presidente della Gran Sasso Acqua Fabrizio Ajraldi, il direttore tecnico della società Aurelio Melaragni oltre ad Alfonso Corneli, legale rappresentante della società cooperativa Studio 85, e Stefano Pacitti.
Il pm incaricato Fabio Picuti ha disposto, altresì, l'esibizione di tutta la documentazione in originale concernente le autorizzazioni dell'impianto di depurazione, detenuta presso il Comune di Scoppito e gli altri uffici indicati.
Negli ultimi mesi erano state numerose le segnalazioni dei cittadini e dei coltivatori del luogo per l'inquinamento del torrente, anche a causa della questione salmonella emersa tempo fa; dagli accertamenti è emerso che gli impianti sottoposti a verifica sono risultati non idonei agli scarichi nelle acque ed in atmosfera da diversi mesi. In particolare, è stato appurato un grave malfunzionamento a causa della mancata manutenzione dell'impianto.