Estendere la norma che ha equiparato la retribuzione del personale degli uffici speciali a quella del personale della presidenza del Consiglio a tutti i dipendenti del Comune dell’Aquila e anche a quelli degli altri Comuni del Cratere del 2009.
La proposta viene dalla Confsal della provincia dell’Aquila, che chiederà di parlamentari abruzzesi di introdurre la misura emendando il "decreto sisma" contenente i 10 milioni per il bilancio del Comune dell’Aquila.
Il provvedimento, che dovrebbe essere approvato dal consiglio dei Ministri questa settimana, all’articolo 19 stablisce che a decorrere dall’anno 2019, a tutti i dipendenti pubblici che prestano servizio effettivo presso gli Uffici Speciali per la ricostruzione della città dell’Aquila e dei Comuni del cratere è riconosciuto il trattamento economico di cui al secondo periodo del comma 1 dell’articolo 50 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229.
“Nel 2017” ha affermato Fabio Frullo della Confsal, in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche l’ex vice sindaco dell’Aquila Roberto Riga e l’ex assessore Alfredo Moroni “il decreto De Micheli soppresse gli Utr. I dipendenti, che avevano tutti il contratto degli enti locali, vennero destinati in parte all’Usra e in parte all’Usrc e con una serie di emendamenti ad alcuni provvedimenti normativi la loro retribuzione venne portata allo stesso livello di quella dei dipendenti degli uffici speciali assunti in quota ministero dei Trasporti, che a loro volta erano stati equiparati, per quanto riguarda il trattamento economico, ai dipendenti della presidenza del Consiglio”.
Secondo il sindacato, questo avrebbe determinato una palese disparità di trattamento tra lavoratori assunti con lo stesso contratto, visto che i vincitori del Ripam impiegati al comune dell’Aquila e negli altri comuni del Cratere non hanno avuto diritto, contestualmente, allo stesso scatto salariale.
La differenza tra i due livelli, ha spiegato Frullo, è significativa: secondo alcune simulazioni fatte dal sindacato arrivata a 900/1000 euro netti al mese.
La Confsal, però, non si limita ad affermare di applicare lo stesso principio solo a tutti i Ripam che prestano servizio nei comuni e non negli uffici speciali. Propone di allargare la platea dei beneficiari a tutti i dipendenti del Comune dell’Aquila (dunque anche ai cosiddetti "dipendenti storici") e anche a quelli di tutti gli altri Comuni del Cratere. A conti fatti, parliamo di circa un migliaio di persone.
Secondo il sindacato, si tratterebbe di garantire lo stesso diritto a tutti, “affinché” ha dichiarato Frullo “non ci siano, nella stessa stanza, due dipendenti che, pur avendo lo stesso contratto e svolgendo le stesse mansioni, percepiscono due stipendi diversi. Ci sembra una questione di assoluta comprensibilità, ci siamo anche domandati perché la politica, sempre presente su queste tematiche, non abbia sollevato il problema”.
Frullo, come detto, ha annunciato che il sindacato chiederà ai parlamentari abruzzesi di presentare un emendamento al testo del decreto, in modo che possa essere approvato subito o in sede di conversione in legge.
Se poi sul testo verrà messa la fiducia, cosa che impedirebbe di discutere l’articolato e emendarlo, il sindacato ha già pronto un “piano B” ovvero il ricorso al giudice del lavoro.
“Avevamo pensato, inizialmente, di sollevare la questione alla Corte costituzionale ma c’era il rischio che la Consulta potesse dichiarare incostituzionale i provvedimenti precedenti e quindi annullarli. Invece noi non vogliamo togliere niente a nessuno, vogliamo solo che tutti abbiano lo stesso trattamento di cui hanno goduto i lavoratori degli uffici speciali”.
La misura, secondo il sindacato, dovrebbe rimanere in vigore almeno fino a che non sarà completata la ricostruzione mentre, per quanto riguarda le coperture economiche, che non sono state ancora quantificate, Frullo ha affermato che “nell’ottica di una dinamica ricostruttiva che ha visto investire, su questo territorio, centinaia di milioni di euro, non si può avere paura di mettere altri milioni per il riconoscimento di un diritto sacrosanto”.
Pezzopane (Pd): "Equità salariale dipendenti ricostruzione tema serio"
"Il problema posto dai sindacati in materia di equo trattamento economico per i dipendenti della ricostruzione dell'Aquila è giusto e va sostenuto. Va affrontata la pluralità di contratti e trattamenti e le diversificazioni tra le due ricostruzioni che in Abruzzo si sovrappongono. Le parti sociali pongono un tema serio e la politica deve dare ascolto e intervenire per sanare ingiustizie create spesso per il sovrapporsi di normative ed ordinanze e perché in questi dieci anni i diversi governi hanno usato volta a volta approcci diversi. Inoltre in questo caso, denunciato da Confsal, ci troviamo di fronte ad una questione aperta ormai da molto tempo ed è necessario attivare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. Nella scorsa legislatura questo tema aveva trovato una sponda utile con la costituzione di un tavolo di concertazione al ministero della Funzione pubblica. Un tavolo oggi scomparso nel porto delle nebbie del 'governo del cambiamento in peggio'. Un dimenticatoio dove sembra essere sprofondata anche la questione delle stabilizzazioni, cavallo di battaglia elettorale adesso scomparso dalle agendine M5s-Lega. Sarà un tema sul quale mi batterò a partire dal prossimo decreto sisma in arrivo".
A scriverlo, in una nota, è la parlamentare del Pd Stefania Pezzopane.