"Vogliamo essere protagonisti del futuro della città".
Con queste parole, il presidente dell'Accademia di Belle arti Rinaldo Tordera, già manager della Asl 1 e presidente di Asm e Fondazione Carispaq, ha presentato il movimento 'Progetta' che, ha spiegato, si pone l'obiettivo di dare vita ad una aggregazione di professionisti che restituisca progettualità alla città per disegnare una strategia di sviluppo per L'Aquila, "così che non resti isolata ma, anzi, diventi un traino per l'intera provincia".
La parola d'ordine è, appunto, progettualità: "non vogliamo insegnare nulla a nessuno, e non vogliamo invadere il campo di altri: intendiamo fare solo il bene della città" ha precisato il portavoce del movimento, il giornalista Vittorio Perfetto. "Nessuno sta qui per interessi personali, non abbiamo bisogno di andare ad occupare cariche pubbliche" ha aggiunto Perfetto.
"Ci siamo dati alcune parole chiave per alzare l'asticella del dibattito in città: lavoro, innanzitutto, che in questo momento si difende, ed è giusto così: ebbene, vorremmo contribuire a creare le condizioni affinché si possa anche creare" ha spiegato Tordera; "economia, poi, facendo in modo che le specificità del territorio diventino soggetti economici; e poi salute e sanità, il vero strumento di differenziazione della proposta territoriale che può contribuire a crearlo davvero il lavoro; infine, la cultura e l'alta formazione".
Accanto a questo, "i riconoscimenti Unesco alla Transumanza, alla Perdonanza e alla Montagna che possono fare da propollente affinché la città non si fermi; con idee chiare, e noi le abbiamo - ha ribadito Tordera - si può fare in modo che, in 3/5 anni, si programmino e si mettano in campo strategie per rendere il territorio davvero competitivo".
Accanto a Rinaldo Tordera e Vittorio Perfetto, erano seduti la consigliera comunale di Fratelli d'Italia Elisabetta De Blasis e il sindacalista della Confsal Fabio Frullo; in platea, tra gli altri, Marco Fanfani e l'ex assessore comunale della Giunta Cialente Alfredo Moroni.
"L'invito è a non leggere, oltre le parole, ciò che non c'è" ha detto Frullo; "non siamo un partito politico e non vogliamo diventarlo. Vogliamo aggregare quelle persone che, pur stando fuori dai partiti, vogliono dire la loro, quei cittadini che si domandano se si possa fare qualcosa per contribuire allo sviluppo della città. Non saremo un movimento di protesta ma di proposta, in un gioco di squadra che non prevede leadership: qui davvero uno vale uno".
A domanda sulle ambizioni politiche del movimento, che viene presentato a meno di un anno dalle elezioni amministrative della primavera 2022, Tordera ha tenuto a rispondere che "Progetta ritiene di avere qualcosa di importante da dire e ci auguriamo che ci sia interesse ad ascoltarci: le elezioni, al momento, ci paiono davvero molto lontane".
Certo è che parlare di progettualità "per fare in modo che la città non si fermi" pare una bocciatura dell'attuale classe dirigente. "Non è così", ha tenuto a sottolineare Elisabetta De Blasis, consigliera comunale di Fratelli d'Italia, il partito del sindaco Pierluigi Biondi. "L'attuale amministrazione sta ricostruendo una città smart pur con i canoni di un luogo storico: accompagnare la ricostruzione fisica a quella sociale, però, non è affatto semplice. Il nostro compito è di fare da collante tra amministrazione e società civile, contribuire alla ricostruzione del tessuto sociale puntando, in particolare, sulle nuove generazioni, per costruire un futuro e, così, evitare che i giovani possano lasciare la città. Dobbiamo investire su di loro".
La presenza di De Blasis, però, "non deve far pensare che il progetto sia politicamente caratterizzato: "siamo aperti a tutti i cittadini - ha ripetuto Vittorio Perfetto - oltre qualsiasi ideologia"; il portavoce ha poi chiarito che "il movimento non farà da supporto a nessuno ma manterrà una sua autonomia".
E tornando al giudizio sull'attuale amministrazione, Tordera ha chiuso con una battuta: "Diciamo che non bisogna mai porsi il limite di fare meglio: se vogliamo che la città non si fermi, dobbiamo provare a fare cose diverse".