Si è tenuta domenica 28 aprile la cerimonia di riconsacrazione della chiesa di Santa Maria ad Cryptas, a Fossa, piccolo gioiello architettonico risalente al XIII secolo.
Di origine cistercense, costruita nella seconda metà del Duecento, la chiesa deve il suo nome alla presenza di una piccola cripta con un altare. In contrasto con la semplicità della struttura architettonica, l'interno offre quello che è considerato come il più straordinario complesso di pittua medievale abruzzese, realizzato in due fasi, il primo nel tardo Duecento e il secondo nel Trecento, cui vanno aggiunti altri interventi succedutisi tra il XV e il XVI secolo.
Alla cerimonia di ieri hanno partecipato il cardinal Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell'Aquila; il parroco don Cajetan Chibueze Anyanwu e il sindaco di Fossa Fabrizio Boccabella. Tra i presenti anche l'architetto Stefano D'Amico, a capo del Segretarato regionale dei beni culturali, la stazione appaltante che ha curato il restauro. I lavoro, durati due anni, sono costati circa 600mila euro.