Lunedì, 06 Maggio 2019 23:14

Il pronipote di Mussolini nel luogo dell'eccidio dei Nove Martiri: "Qui per parlare di politica, non per fare lo storico". L'Anpi: "Sua presenza fatto grave"

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“Sono qui per portare avanti la mia campagna elettorale, non per fare lo storico”.

Ha risposto così alle polemiche che avevano preceduto la sua visita all’Aquila Caio Giulio Cesare Mussolini, il pronipote del Duce candidato alle europee nella circoscrizione Sud per Fratelli d’Italia.

Mussolini ha partecipato, a un’iniziativa elettorale ospitata dal ristorante Parkeller, a Collebrincioni.

Una presenza, la sua, definita “vergognosa” dal comitato provinciale dell’Anpi per via del fatto che fu proprio su una delle montagne che circondano la frazione che il 23 settembre 1943 vennero catturati dai nazifascisti i Nove Martiri Aquilani, poi fucilati alle Casermette.

In segno di protesta, l’Associazione nazionale partigiani ha voluto tenere, nella piazza di Collebrincioni, un presidio nel quale sono state esibite le foto dei nove ragazzi, tutti di età compresa tra i 17 e i 21 anni, vittime dell’eccidio.

“Non capisco le polemiche” ha affermato Mussolini, arrivato a Collebrincioni passando da Camarda, forse per evitare di passare con l’auto proprio davanti il presidio dell’Anpi.

Ad attenderlo, il sindaco dell’Aquila nonché commissario provinciale di Fratelli d’Italia Pierluigi Biondi; il portavoce comunale del partito Michele Malafoglia; il proprietario del ristorante Daniele D’Angelo (consigliere comunale, capogruppo di Benvenuto, presente che due anni fa definì il fascismo uno “stile di vita”); l’assessore comunale Carla Mannetti; diversi militanti e simpatizzanti nonché una troupe di Russia 1, canale televisivo russo.

“Questa regione fa parte della circoscrizione Sud, quella in cui sono candidato” ha detto Mussolini  “Sono qua per visitare e conoscere il territorio. Quello che è successo qui rammarica, è un periodo della storia italiana tragico. Ma sono qui per parlare di politica e idee, non per fare lo storico”. Mussolini è candidato nelle fila di Fratelli d’Italia, partito, spiega, al quale ha aderito perché “ha delle proposte concrete per cambiare gli equilibri europei, che in questo momento non sono favorevoli all’Italia. Vogliamo che in Europa gli interessi italiani siano più tutelati. Sono un patriota, ho servito l’Italia prima in Marina, poi all’estero, come responsabile di una multinazionale dipendente dal ministero della Difesa. Ho pensato che in virtù del mio background e delle mie conoscenze fosse arrivato il momento giusto per candidarmi. Il mio cognome? Ce l’ho, fa parte della storia. Sono nato nel 1968,  penso sia il caso di lasciare la storia agli storici”.

Ma chi è e cosa fa il pronipote del Duce?

Nato nel 1968 in Argentina e vissuto dal 1978 al 1986 in Venezuela, dopo la carriera come ufficiale di Marina militare da sommergibilista, Mussolini è stato un manager di Oto Melara, una società del gruppo Finmeccanica, e da dodici anni risiede ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, dove lavora per Drass Middle East, società della provincia di Livorno che produce sommergibili di piccole dimensioni e camere iperbariche per la compensazione dopo le immersioni in profondità. Il padre, Guido, è un nostalgico che ha militato anche nella Fiamma Tricolore e nel 2001 si candidò (con scarsa fortuna) con Forza Nuova per diventare sindaco di Roma.

Anpi: “Fatto grave”

“Questo è un luogo sacro, non solo per la Resistenza abruzzese ma per l’intera città dell’Aquila” ha detto il segretario provinciale dell’Anpi Fulvio Angelini “La storia democratica, civile e sociale dell’Aquila dopo la guerra nasce, simbolicamente, a Collebrincioni, sulla montagna dove questi ragazzi furono catturati per poi essere uccisi. La circostanza di oggi (ieri, ndc) è sgradevole e grave perché un erede di Mussolini è venuto a banchettare dove il regime del suo prozio fu responsabile di un eccidio vergognoso”.

Pezzopane: “Recrudescenza fascista”

Presente, al presidio Anpi, anche la deputata del Pd Stefania Pezzopane: “La presenza di Mussolini è una provocazione, era giusto testimoniare il nostro rifiuto. C’è una recrudescenza fascista e filonazista che non si era mai manifestata in queste forme e anche un’accondiscendenza insopportabile verso movimenti, come Casa Pound e Forza Nuova, diventati partiti parafascisti”.

Ultima modifica il Martedì, 07 Maggio 2019 07:51

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