Il Giro d’Italia torna all’Aquila con un arrivo di tappa.
E’ la quinta volta in vent’anni, se si tiene conto anche dei due traguardi di Campo Imperatore: quello del 1999 (con l’indimenticabile vittoria di Marco Pantani) e quello del 2018 (quando a trionfare fu l'inglese Simon Yates). Gli altri due arrivi sono datati 2005 (vittoria di Danilo Di Luca) e 2010 (vittoria del russo Evgenij Petrov).
La Corsa Rosa si fermò per la prima volta all'Aquila nel lontano 1914. Era la sesta edizione. Un'edizione passata alla storia come una delle più dure di sempre: 3162 km che vennero coperti in sole 8 tappe, tutte sopra i 300 km.
Il Giro arrivò all’Aquila da Bari il 3 giugno, nella sesta tappa, per poi ripartire il giorno dopo alla volta di Lugo di Romagna.
Bari-L'Aquila: 428 km. Vinse Luigi Lucotti su Carlo Durando e Alfonso Calzolari, che poi conquistò il successo finale, anche se il favorito era Costante Girardengo, che però si ritirò.
La tappa detiene ancor oggi un record: è quella con il tempo di percorrenza più lungo di sempre, ben 19 ore, 20 minuti e 47 secondi.
Uno dei tanti primati ancora imbattuti legati a quell'edizione, che fu anch quella della tappa più lunga mai corsa al Giro, la Lucca-Roma (430 km) vinta da Girardengo; della velocità media più bassa (23,374 km/h); del distacco più alto sul secondo (1 ora, 55 minuti e 26 secondi) e del minor numero di corridori al traguardo finale: 8 su 81 partiti.
Fu anche il primo Giro in cui la classifica veniva calcolata sui tempi e non sui punti accumulati.