Venerdì, 31 Maggio 2019 12:03

Ex Monastero Collemaggio: no di Piermarini al ritorno del Conservatorio. De Santis: "Diventi museo della Perdonanza"

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Qualche giorno fa il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha annunciato il via libera per il recupero edilizio dell’ex monastero di S. Maria di Collemaggio, la cui riqualificazione era bloccata a causa di un ricorso proposto da uno dei concorrenti alla procedura aperta indetta da parte del Provveditorato alle Opere pubbliche di Lazio – Abruzzo – Sardegna.

"Dopo la pubblicazione della sentenza definitiva del Consiglio di Stato -si legge nella nota inviata dal Mit- si potrà procedere con l’intervento edilizio senza ulteriori indugi, per restituire alla città uno dei suoi più pregevoli monumenti, danneggiato in modo grave dal sisma del 2009".

Contestualmente, il Ministero guidato da Toninelli, ha comunicato che la struttura, una volta completati i lavori di recupero, tornerà ad ospitare il Conservatorio, nonostante il direttore Giandomenico Piermarini avesse già manifestato perplessità in merito, a causa di alcune criticità che renderebbero la struttura inidonea a tale destinazione.

A lanciare una proposta alternativa riguardo la destinazione dell'ex monastero di Collemaggio, è il capogruppo Italia dei Valori al Consiglio comunale dell'Aquila, Lelio De Santis che oggi, in una nota, fa un appello al sindaco dell'Aquila Biondi e al presidente della Provincia Caruso, affinchè venga valutata la possibilità di destinare l'immobile "in parte a sede del Museo della Perdonanza, in cui raccogliere e custodire tutte le testimonianze della vita di celestino V, ed in parte alla ricettività turistica religiosa per fedeli, visitatori e scolaresche".

La nota del consigliere De Santis

Il Consiglio di Stato ha sbloccato la procedura di gara, risolvendo il contenzioso fra le ditte concorrenti, per il restauro edilizio dell'ex Monastero di Santa Maria di Collemaggio per un importo complessivo di 18.200.000 euro ad opera del Provveditorato alle Opere pubbliche Lazio-Abruzzo-Sardegna.

E' una bella notizia per la città dell'Aquila, che potrà tornare a fruire di una struttura edilizia di grande pregio artistico e storico, facendo di Collemaggio un'area di notevole valore e di grande attrattività sul piano urbanistico, ambientale e culturale.
                                                              
Il problema adesso è pensare a quale sia la migliore destinazione di questa importante struttura edilizia al fine di indirizzare il recupero allo scopo specifico, con interventi mirati.

Il Ministro Toninelli ha annunciato che la destinazione sarà quella di sede del Conservatorio di musica, senza un minimo di condivisione con le Istituzioni locali, ma ha avuto la ferma e contraria risposta da parte del Direttore del Conservatorio di musica, Giandomenico Piermarini, che ha evidenziato le criticità ed i limiti oggettivi che rendono inidonea la struttura ad ospitare il Conservatorio.

Per evitare che regni confusione ed incertezza sulla opportuna destinazione, che condizionerebbe anche i lavori di restauro, invito il Presidente della Provincia, Angelo Caruso, proprietaria della struttura, ed il Sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi a condividere la migliore soluzione possibile e la migliore destinazione, in relazione alle esigenze della città ed al tipo di valorizzazione immaginata per l'area di Collemaggio.

In qualità di Amministratore comunale e provinciale, mi farò parte attiva per addivenire in tempi brevi a questa necessaria decisione, in una logica di visione di uno sviluppo organico ed appropriato di tutta l'area di Collemaggio.

Personalmente, ritengo che l'ex Monastero possa essere un pezzo importante e qualificante di un mosaico urbanistico ed ambientale che, insieme con la Basilica, fa di Collemaggio il luogo principe della città sul piano religioso, turistico e culturale, luogo destinato al ricordo ed alla valorizzazione della figura di Celestino V.

In tal senso, la struttura potrebbe essere destinata, in parte a sede del Museo della Perdonanza, in cui raccogliere e custodire tutte le testimonianze della vita di celestino V, ed in parte alla ricettività turistica religiosa per fedeli, visitatori e scolaresche.

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