Martedì, 11 Febbraio 2014 16:21

Aeroporto, Confindustria: "Sconcerto per le dichiarazioni di Cialente". Anche Lupi boccia lo scalo

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"Per tutta la recente crisi, pur auspicando una forte discontinuità nei programmi, nella metodologia e nella professionalità delle persone, ci siamo imposti sobrietà e consegnati a religioso silenzio. Confindustria non crede ci sia bisogno di provocazioni, soprattutto da parte del massimo rappresentante delle istituzioni cittadine, in una città tanto martoriata e, tanto più, non intende alimentare polemiche su un argomento di secondo piano, se non insignificante, come quello dell’aeroporto che rischia di trasformare, questo si, l’opera ciclopica a cui è chiamata questa comunità in uno dei tanti “pour parler” italiani gettando ulteriore gratuito discredito sul Territorio".

Si legge in una nota di Confidustria. La principale organizzazione rappresentativa delle imprese manifatturiere e dei servizi ha inteso rispondere così alle parole del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che si era detto colpito dal 'no' di Ezio Rainaldi all'aeroporto dei Parchi di Preturo, espresso nel giro di consultazioni con le categorie degli operatori economici avviato per discutere del destino dello scalo. "Peraltro - sottolinea Confindustria - nei paesi normali e civili, di solito le consultazioni, per non parlare di quelle referendarie (sic!), si fanno prima di avviare progetti, di fare pseudo inaugurazioni e spendere soldi pubblici".

Un affondo assolutamente inatteso. Confindustria sottolinea che la posizione espressa da Rainaldi - delegato alla ricostruzione dell'organizzazione - è stata già espressa dal gruppo dirigente cittadino "e, pertanto, non vi sono posizioni personali e/o strumentali, ma è una critica fondata non su generici timori e preoccupazioni bensì sulla certezza convinzione che su un bacino di utenza così limitato e con le avverse condizioni morfologiche e climatiche del territorio (basti pensare che ad oggi le autorizzazioni sono solo per atterraggi a vista), ci ritroveremo a dover commentare l’ennesima “cattedrale nel deserto” in questa città. E non possiamo permettercelo".

Non solo. Nella nota si chiarisce che Rainaldi, oltre a riportare la posizione di Confindustria L’Aquila in merito al concetto di un aeroporto inteso nel senso classico del termine, ha fatto delle serie proposte, al fine di rendere costruttivo l’esito dell’incontro. "Noi pensiamo che le priorità dell’Abruzzo aquilano siano altre, e non certamente l’aeroporto, per il quale siamo già una comunità fortunata potendo scegliere tra ben tre diverse soluzioni ad una distanza di appena un’ora e trenta. Viste le provocazioni e le insistenze dell’amministrazione non vorremmo dar ragione a coloro che dicono che si chiama aeroporto ma invece si legge area fiera, area polivalente, e/o centro commerciale, o, peggio, a coloro che sostengono che artatamente viene utilizzato per nascondere argomenti molto seri come quello della ricostruzione. Giova ricordare che a più riprese e già nel comunicato del 18 ottobre 2013 ci siamo espressi contro le “nanotecnologie applicate agli enti in Abruzzo” in riferimento all’aeroporto dell’Aquila, alla ventilata apertura di una facoltà di agraria ad Avezzano in collaborazione con quella di Teramo e alle plurime unioni dei comuni, in particolare in Valle Peligna, che in Abruzzo dovrebbero sostituire le vecchie e desuete comunità montane".

Una bocciatura senza mezzi termini. Condivisa, qualche ora dopo, anche dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi. Ospite della trasmissione 'Governo e Territorio', su Rete 8, Lupi ha sottolineato come "il nuovo piano nazionale degli aeroporti si basi finalmente su due criteri fondamentali: il primo è individuare tra i numerosi aeroporti che abbiamo, forse troppi, anche in Abruzzo". Poi la stoccata: "ne nascono che secondo me era meglio che non nascessero. Ogni riferimento all'Aquila è puramente casuale".

Il ministro ha aggiunto: "Io sono abituato a dire quello che penso. I miei genitori sono abruzzesi, mi hanno educato, grazie a Dio, ad avere una delle caratteristiche della gente d'Abruzzo che è concreta, che è pragmatica, che però è sincera, nel senso che premia sempre la sincerità".

Ultima modifica il Mercoledì, 12 Febbraio 2014 11:38

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