Un nuovo incendio si è sviluppato stamane alla discarica Civeta, in contrada Valle Cena a Cupello (Ch).
Un doppio incendio si era già verificato a giugno dell'anno scorso.
I Vigili del Fuoco del distaccamento di Vasto, allertati da alcuni cittadini, sono prontamente giunti sul posto domando le fiamme, con ogni probabilità di origine dolosa, che hanno interessato alcune balle di rifiuti presenti nella vasca sequestrata dalla Procura della Repubblica di Vasto a marzo 2019.
L'indagine, condotta dai carabinieri dei NOE, era partita da un esposto della Stazione Ornitologica Abruzzese del novembre 2017, fondato in particolare sull'origine e sulla qualità dei rifiuti sversati nella discarica.
Ad avanzare pesanti dubbi sull'accaduto è il 'Comitato difesa del comprensorio vastese': "La discarica era stata sequestrata, con rifiuti provenienti da Campania, sud del Lazio, Puglia e, per l'ennesima volta, va a fuoco, proprio ora che ci sono indagini per stabilire l'esatta qualità di quei rifiuti. E' l'ennesimo segnale inquietante, in perfetto stile mafioso, che incombe sul ciclo dei rifiuti in questa regione", l'affondo.
Ovviamente, le indagini dovranno dare un volto ai responsabili di questa azione "ma la situazione appare di gravità inaudita se si incendia addirittura una discarica posta sotto sequestro dalla Procura di Vasto, con decreto confermato dal Riesame. Purtroppo, constatiamo che a molti livelli non si è ancora ben compreso il livello della sfida posta all'intero Abruzzo e, a parte l'azione di alcuni degli amministratori locali dei comuni del comprensorio, continuano a esserci troppi silenzi o balbettii senza una risposta compatta di tutte le istituzioni e organizzazioni", sottolinea il Comitato.
Fortunatamente l'incendio non si è esteso ma il segnale è gravissimo. "Tra l'altro cosa accadrà da qui all'estate, quando ci saranno 40 gradi? Crediamo sia necessario fare fronte comune e garantire un controllo severissimo del territorio. Certo è lunare dover constatare che senza essere in grado di affrontare le criticità dell'esistente vi siano ancora procedimenti aperti volti ad approvare nuove discariche in queste aree. Serve agire in fretta per riportare serenità a questo territorio, garantire il rispetto degli standard di qualità ambientale e organizzare il ciclo dei rifiuti in maniera virtuosa".