Non c’è ancora intesa sul nuovo piano economico finanziario (Pef) di Strada dei Parchi, la concessionaria delle autostrade A24 e A25.
Ieri, nella riunione preparatoria della seduta ufficiale del Cipe fissata per il 18 luglio sarebbero sorti altri ostacoli sul percorso accidentato verso il varo dello strumento che servirà, anche, per la definitiva messa in sicurezza antisismica delle autostrade laziali e abruzzesi e per il controllo delle tariffe autostradali.
Al nuovo Pef, non rinnovato dal 2016, è stata legata nei giorni scorsi la proroga fino al 31 agosto prossimo del congelamento dei pedaggi così da evitare l'aumento previsto di circa il 20 per cento, relativo in parte allo scorso anno e in parte all’inizio del 2019.
Secondo quanto si è appreso, ci sarebbero stati problemi proprio sulla sterilizzazione dei pedaggi. I vertici del Ministero per le Infrastrutture e Trasporti, presente con il ministro Danilo Toninelli, e del Ministero per l’Economia e Finanze, non hanno ancora chiuso la partita, contrariamente a quanto era trapelato nei giorni scorsi.
Il presidente della Regione Marco Marsilio, presente alla riunione "non per un interesse diretto ma per gli interessi della collettività abruzzese", ha manifestato la speranza "che le parti trovino un punto in comune entro il 18 luglio, perché altrimenti, temo, non ci saranno altre occasioni di confonto fino al 31 agosto, data di scadenza del congelamento delle tariffe. Mi sono dato da fare - ha aggiunto il governatore - per raccomandarare a tutti la massima disponilità a raggiungere un accordo fondamentale per la nostra comunità e, in tal senso, credo che i margini ci siano tutti. Bisogna continuare a lavorare senza preconcetti fino alla riunione del Cipe del 18 luglio prossimo", ha concluso.
Il nuovo Pef prevede un intervento sull’attuale tracciato da 3,1 miliardi di euro, di cui 2 assicurati dal pubblico e la restante parte stanziati dalla concessionaria. Tutto ciò in attuazione della norma contenuta nella legge di stabilità 2102 con cui, a seguito del sisma dell’Aquila del 2009, le due autostrade sono state dicharate strategiche in caso di calamità naturale.