Servirà un mezzo miracolo per far tornare agibile lo stadio Tommaso Fattori in tempo per l’inizio del campionato di rugby di serie A - dove è impegnata l’Unione Rugby L’Aquila – in programma il 20 ottobre.
L’impianto è chiuso da più di due mesi, da quando, cioè, i vigili del fuoco, compiendo dei sopralluoghi in vista dei campionati nazionali universitari del Cusi (svoltisi dal 19 al 26 maggio), trovarono delle criticità in tre delle quattro torri faro, nelle cosiddette torri littorie (gli alti piloni in cemento armato che si trovano in corrispondenza dei due ingressi) e in alcune strutture secondarie (cioè nelle parti non portanti né destinate a sostenere dei carichi).
Per salvare il Fattori serve un piano a tre mosse.
La prima cosa da fare, spiega l’assessore allo Sport e alle Opere pubbliche, Vittorio Fabrizi, è la rimozione delle torri faro, per la quale il Comune ha già la copertura finanziaria e sta finendo di predisporre il bando di gara per l’affidamento dei lavori: “Trattandosi di un intervento sotto i 150mila euro, ossia al di sotto della soglia prevista per gli affidamenti, faremo la gara tramite Consip. I tempi tecnici per l’esecuzione dei lavori, sono di due/tre settimane, perché serviranno dei macchinari particolari per il sollevamento dei tralicci e la rimozione dei plinti (i blocchi di calcestruzzo alla base dei pali, ndc)”.
Per gli altri due step, ossia i lavori sulle strutture secondarie e l’installazione delle nuove torri faro, servirà una variazione di bilancio, perché al momento mancano le coperture. “Abbiamo già inoltrato la richiesta alla struttura comunale competente” afferma Fabrizi “La variazione dovrebbe arrivare a fine mese. Se ci daranno le risorse, gli orizzonti si spianeranno e in prospettiva riavremo di nuovo lo stadio in piena efficienza”.
“Eseguendo subito i lavori sulle parti secondarie” osserva Fabrizi “per i quali abbiamo stimato un costo di 150/160mila euro, potremo riavere l’agibilità dello stadio, eccetto che per le partite in notturna. Abbiamo già avviato l’iter per individuare la figura di un tecnico esterno che ci supporti nella progettazione e nei calcoli sulla sicurezza, in maniera tale che quando arriverà la variazione di bilancio saremo pronti. Per quanto riguarda le torri littorie, a mio avviso non presentano particolari problemi ma sarà sempre la perizia del tecnico incaricato a dircelo”.
Per le nuove tre torri faro, invece, serviranno almeno 400mila euro. Una volta sostituite anche quelle, il Fattori potrà riavere l’agibilità anche per le partite in notturna. Ma i tempi, anche se arriveranno subito le risorse, non saranno brevi, visto che andrà fatta comunque la progettazione esecutiva e la gara. “Mi impegno personalmente a accelerare i tempi” promette Fabrizi “ma devo attendere che la variazione di bilancio passi in consiglio. Senza risorse certe diventa tutto più complicato”.