Lunedì, 19 Agosto 2019 22:23

Sulmona, di origine dolosa l'incendio che ha distrutto l'auto del giornalista Lattanzio: Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti

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Il sospetto era forte sin dall'inizio, ora c'è la certezza: è di origine dolosa l'incendio che ha distrutto l’auto del giornalista Claudio Lattanzio nella notte tra il 14 e 15 agosto.

Ad attestarlo la perizia effettuata dai carabinieri dopo l’ultimo sopralluogo nel piazzale interno del condominio di via Valle di Sulmona, dove l'auto era parcheggiata e dove il giornalista, storico collaborartore dell'agenzia Ansa e del quotidiano Il Centro, abita con la famiglia. E' risultato evidente agli inqurenti che una mano ignota ha appiccato il fuoco all'altezza del parafango anteriore, dal lato del passeggero che non a caso ha un colore diverso dal resto della vettura carbonizzata, proprio perché è rimasta più tempo sotto il calore.

La Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto intanto un fascicolo contro ignoti, e le indagini sono mirate in questo momento su persone coinvolte a vario titolo in vicende di cronaca nera e giudiziaria di cui Lattanzio si è occupato in tempi recenti, e che lo stesso giornalista ha indicato con dovizia di particolari agli inquirenti, subito dopo il gravissimo atto intimidatorio. Ad esempio quella sul ritrovamento di cani seppelliti nel terreno del canile municipale, ma anche quella sui dipendenti assenteisti al Comune di Sulmona. E ancora, gli articoli dedicati all'operazione "Piccolo Colosseo", che ha sgominato nel 2013 un'organizzazione criminale finalizzata al controllo dello spaccio di droga su tutto il territorio peligno e che ha portato nel luglio scorso alle prime condanne per 4 persone, e ad un patteggiamento.

I Carabinieri in queste ore stanno verificando i tabulati telefonici di alcune persone sospettate, e se i loro telefoni al momento dell’incendio siano stati intercettati nella zona di via Valle.

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