Si è svolta stamattina, nella sede istituzionale del Comune dell'Aquila di Palazzo Fibbioni, la prima cerimonia di passaggio delle consegne tra i principali figuranti del Corteo storico della Bolla del Perdono.
La Dama della Bolla dell'edizione 2018, Paola Protopapa, ha consegnato l'astuccio in cui per secoli è stata custodita la Bolla del Perdono di Papa Celestino V del 1294, a Sara Luce Cruciani, la Dama di quest'anno, che lo porterà nel corso del Corteo del prossimo 28 agosto. Presente anche il Giovin Signore 2019, Federico Vittorini, che ha ricevuto il Ramo d'ulivo del Getsemani dal sindaco Biondi (il figurante dello scorso anno, Andrea Piersanti, digital composer presso un'importante impresa internazionale a Copenaghen, era assente per impegni di lavoro). Con il Ramo in questione, il 28 agosto il cardinale Giuseppe Bertello percuoterà per tre volte la Porta Santa della basilica di Collemaggio per ordinarne l'apertura e dare dunque il via al Giubileo annuale dell'Aquila.
Alla cerimonia hanno preso parte anche i membri del Comitato perdonanza guidati dal vice presidente Fabrizia Aquilio e dal coordinatore Raffaele Daniele, il presidente del Consiglio comunale Roberto Tinari, e il vice presidente della Giunta regionale Emananuele Imprudente.
Il passaggio di consegne è una novità nell'ambito delle iniziative legate al rito della Perdonanza celestiniana che, come di consueto, prenderà ufficialmente il via questa sera con l'accensione del tripode. Un momento solenne, quello di stamattina, e rappresentativo delle celebrazioni che, in occasione del decennale, avranno un respiro più ampio, con eventi legati alla memoria di ciò che è successo e, soprattutto, alla speranza e alla rinascita della città. E con i personaggi principali del corteo storico, ha inteso sottolineare il sindaco Biondi, che si fanno fedeli intepreti del messaggio che questa edizione della Perdonanza, la numero 725, intende trasmettere nel ricordo del sisma del 2009.
"I personaggi del corteo - le parole del primo cittadino - non hanno più un significato meramente estetico, c'è un significato morale più profodno. Paola, atleta paralimpica che l'anno scorso ha intepretato il ruolo della Dama, fu il segno del coraggio, della forza, della resistenza e portò con sè il messaggio di inclusività che questa città deve essere in grado di trasmettere. Federico e Sara Luce sono i figli del terremoto, nel senso più profondo: sono persone che vivono questa città, ragazzi che, tra mille difficoltà, hanno deciso di rimanere. Rappresentano appieno la voglia di rinascita". Rivolgendosi direttamente ai due ragazzi, Biondi ha aggiunto: "auspico che attraverso il vostro esempio i ragazzi dell'Aquila possano trovare la forza di vivere questa città e di investire qui i loro talenti perchè ne abbiamo bisogno".
"Intepretare la Dama della Bolla nel decennale del sisma è una grande responsabilità", il commento di Sara Luce Cruciani che, rivolgendosi ai giovani aquilani, ha aggiunto: "Davanti alle diffcoltà non bisogna mai arrendersi, mai perdere mai la speranza. Io ci ho creduto e sono riuscita ad andare avanti".
"Essere scelto come Giovin Signore in occasione del decennale è una grande responsabilità - ha affermato di Federico Vittorini - Abbiamo il dovere di ricordare ma, soprattutto, di costruire il futuro restando concentrati su un obiettivo e su quello che ci circonda".