Martedì, 17 Settembre 2019 17:14

Castel del Monte, il caso delle scalinate 'recuperate' che impediscono l'accessibilità al borgo

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"È davvero sconcertante il caso di Castel del Monte, piccolo centro in Provincia dell’Aquila, laddove invece di eliminare le barriere architettoniche (come in tutto il mondo si cerca di fare), si pensa di realizzarne di nuove".

La denuncia è di Adriano Perrotti, rappresentante S.I.Di.Ma. Abruzzo, e Massimo Prosperococco, presidente del Coordinamento Associazioni Disabili che spiegano come sia stata demolita una strada, l'unica via di accesso ad un piccolo quartiere di nove abitazioni, per sostituirla con due scalinate.

"La maggior parte degli abitanti del quartiere sono persone anziane, due delle quali con gravi disabilità. Questa scalinata è esposta a Nord e sarà ancora più pericolosa durante l’inverno, per la neve ed il ghiaccio, poiché il paese è ad un’altitudine di 1350 metri. Resta il fatto che contro ogni logica di buon senso e delle leggi vigenti in materia di accessibilità degli spazi pubblici, è stata demolita l’unica strada di accesso ad un quartiere chiuso, per realizzare due pericolose gradonate. E pensare che proprio in questi giorni il Ministero degli Interni continua ad erogare denaro alla Città dell’Aquila e alla Provincia per l’eliminazione delle barriere architettoniche".

La giustificazione dei lavori, voluti dal sindaco Luciano Mucciante, è quella di voler recuperare una strada "pseudo-storica" del ventennio fascista, sebbene l’effettiva strada storica sia quella demolita che è sempre esistita dalla nascita del paese, come da documentazione fotografica. La soluzione di utilizzare un trattore, per consentire l’accesso, proposta dal sindaco ai microfoni del TG3, è alquanto bizzarra e non può assolutamente essere condivisa, sia perché lede la dignità delle persone, sia perché le discrimina e sia perché inattuabile soprattutto nei gelidi inverni di un paese montano".

Inoltre - aggiungono Perrotti e Prosperococco - "l'intervento collide con i principi dell’Accessibilità Universale. Valorizzazione e accessibilità dei beni culturali possono e devono convivere in una società che ambisce a definirsi moderna e che punta a fare del nostro patrimonio storico-artistico un elemento di identità nazionale e il volano di uno sviluppo sostenibile. Ne è convinta la S.I.Di.Ma. (Società Italiana Disability Manager) che, attraverso la promozione di figure formate quali Disability Manager, garantisce la fruizione del patrimonio culturale nazionale mediante l’accessibilità di luoghi, servizi e infrastrutture in applicazione dell’articolo 30 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità".

La stessa legge di ratifica, la 18 del 2009, all'articolo 9 impegna lo Stato ad adottare misure adeguate a garantire alle persone con disabilità l'accesso all'ambiente fisico, permettendo così lo sviluppo di una vita indipendente e una piena partecipazione a tutti gli aspetti della vita. "Tali misure, che includono l'edificazione e l'eliminazione di ostacoli e barriere all'accessibilità, si applicano, tra l'altro, a edifici, viabilità, trasporti, strutture interne ed esterne. Inoltre, il DPR 503 del 1996 contiene norme volte ad eliminare gli impedimenti comunemente definiti barriere architettoniche e si applica agli edifici e spazi pubblici di nuova costruzione, o a quelli esistenti qualora sottoposti a ristrutturazione. Si applica altresì agli edifici e spazi pubblici sottoposti a qualunque altro tipo di intervento edilizio suscettibile di limitare l'accessibilità e la visitabilità". D'altra parte, lo stesso DPR 503/1996 prevede che non possano essere erogati contributi o agevolazioni da parte dello Stato e di altri enti pubblici, per la realizzazione di opere o servizi pubblici non conformi alle norme in esso contenute.

Con tale consapevolezza la S.I.Di.Ma. guarda con attenzione al caso del Comune di Castel Del Monte (AQ), considerato pure che gli abitanti del quartiere hanno presentato un esposto nel quale è evidenziato come il nuovo assetto, ossia la demolizione della strada e la presenza della scala, abbia creato barriere architettoniche per anziani e persone con disabilità. "Senza voler entrare nel dettaglio della vicenda, riteniamo che sia possibile conciliare le legittime richieste di accessibilità dei residenti della zona e del Presidente dell’associazione disabili del Comune dell’Aquila, con quella di valorizzazione e di fruizione del patrimonio culturale locale, specie a livello turistico, proposta dal Sindaco del borgo: occorre ragionare in termini di accessibilità universale. Anche il recente protocollo di Intesa tra la S.I..Di.Ma. e l'USRC (Ufficio Speciale Ricostruzione Comuni Cratere Aquilano, di cui fa parte anche Castel Del Monte), è volto alla eliminazione delle barriere architettoniche e alla diffusione della conoscenza delle esperienze e delle soluzioni più rilevabili e innovativi nella progettazione di spazi ed uffici pubblici pienamente accessibili e fruibili".

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