"Ho atteso in silenzio qualche giorno dall’accaduto alla scuola dell'infanzia Pile-Primo maggio per il rispetto del dolore di chi ha subito una così enorme perdita. Ora però è necessario iniziare a porsi domande e a trovare risposte affinché un episodio simile non debba accadere mai più in una scuola, il luogo in cui i genitori con fiducia affidano i loro figli".
Parole di Massimo Prosperococco del Comitato scuole sicure dell'Aquila.
La magistratura farà il suo percorso e se ci saranno delle responsabilità saranno messe in evidenza, sottolinea Prosperococco, "non spetta a noi giudicare ed emettere sentenze. Le responsabilità che dovremmo considerare non sono quelle che potrà giudicare la magistratura, ma quelle di tutti noi, che accettiamo passivamente condizioni non ottimali per i nostri bambini e ragazzi all’interno degli istituti scolastici, in una città che dovrebbe meritare ben altro".
"Oggi, però - aggiunge Prosperococco - abbiamo una responsabilità morale e dobbiamo iniziare a pensare come noi, come la politica, può e poteva evitare che accadesse e come sarà possibile progettare un luogo-scuola che risponda alla sicurezza e al benessere dei bambini, affinché abbiano la migliore formazione in un’area che possa davvero chiamarsi Scuola".
La prima riflessione: "è giusto che una classe di una scuola pubblica di bambini debba essere in un seminterrato? E c’è da chiedersi quante scuole aquilane sono in quelle condizioni". La seconda riflessione è "se sia giusto che con le auto dei genitori si debba arrivare a un metro dal cancello o portone di una qualsiasi scuola. E dobbiamo tutti chiederci se è giusto intossicare con i gas di scarico delle auto i bambini che entrano e escono dalle scuole, minando sin da piccoli la loro salute". La terza amara riflessione è che "in tredici anni dal sisma, pur avendo in cassa una enorme quantità di denaro per 34 edifici scolastici lesionati dal sisma, sono state ricostruite solo due scuole, un’altra in dirittura di arrivo e una (Cotugno) rattoppata senza ricostruirla, nonostante fosse stata finanziata una progettazione ex-novo".
Le soluzioni sono facili, l'affondo di Prosperococco, "bisogna avere il coraggio delle scelte: piccole isole pedonali ad orario intorno alle scuole durante ingressi e uscite. Fare prevenzione simulando criticità anche con le ipotesi più improponibili. Ricostruire come priorità politica assoluta del prossimo Sindaco o Presidente della Provincia tutte le scuole dell’Aquila, mettendo a frutto gli enormi fondi a disposizione. Le risposte sono semplici e chiare, lo dobbiamo noi come cittadini, lo deve la politica tutta affinché un dolore così grande non sia stato invano. L’Aquila lo deve a Tommaso, che non debba più accadere".