Un uomo di 53 anni, Vincenzo Scimia, è stato trovato morto ieri pomeriggio nel lago di Campotosto, all'altezza del Ponte delle Stecche.
A recuperare il corpo sono state le squadre di ricerca di carabinieri e vigili del fuoco, che si erano mosse in seguito all'allarme lanciato dalla moglie.
Non avendolo visto rientrare a casa (la coppia abita, insieme ai tre figli, a Cansatessa), la donna era andato a cercarlo spingendosi fino al lago, luogo di cui, come scrive il quotidiano Il Centro, aveva parlato spesso negli ultimi tempi con il marito.
Dopo ore di ricerche battenti, il corpo dell'uomo è stato trovato in acqua, senza vita, a poca distanza dalla riva. Non sono ancora chiare le cause del decesso.
Le forze dell'ordine stanno indagando e al momento non si esclude nessuna ipotesi. Forse se ne saprà di più dopo che sarà stata effettuata l'autopsia, disposta dal giudice. La salma è stata portata all'obitorio dell'ospedale S. Salvatore.
Intanto si è appreso che l'uomo, un ex poliziotto penitenziario, negli anni scorsi aveva avviato una lunga causa avverso l'amministrazione penitenziaria per i danni alla salute che aveva patito dopo aver bevuto dell'acqua infettata dal batterio della legionella al carcere delle Costarelle.
Il 12 giugno scorso, il Tar del Lazio - dopo una battaglia giudiziaria lunga 8 anni - aveva dato ragione a Scimia, riconoscendogli un indennizzo da un milione di euro.