Martedì, 04 Marzo 2014 12:14

L'Aquila. Falsi corsi di formazione, indagati ex vertici Confartigianato

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I finanzieri e i carabinieri dell'Aquila, dando esecuzione a un provvedimento firmato dal gip Giuseppe Romano Gargarella, hanno sequestrato conti correnti bancari, beni mobili e immobili di Luigi LombardoPio Fulvi, rispettivamente ex presidente ed ex amministratore delegato di Confartigianato L'Aquila. Stando a ciò che riporta l'Agi, secondo gli inquirenti i due avrebbero organizzato, nel post-terremoto, falsi corsi di formazione inerenti la ricostruzione.

La misura patrimoniale emessa contro Lombardo e Fulvi è stata ordinata anche nei confronti di tre imprenditori, di cui due ternani e uno di Roma, che, sempre secondo l'accusa, avrebbero concorso, mediante rilascio di false fatture, con gli allora vertici della Confartigianato locale, nell'organizzare corsi di formazione destinati alle maestranze da utilizzare nei cantieri della ricostruzione aquilana.

Il provvedimento si fonda sulle indagini dei carabinieri e della Guardia di finanza che, coordinati dal sostituto procuratore Stefano Gallo, mediante accertamenti documentali e acquisizioni di informazioni testimoniali, hanno accertato che i vertici della Confartigianato aquilana, al fine di ottenere un contributo di oltre 200 mila euro dalla Fondartigianato di Roma, avrebbero contabilizzato false spese per organizzare corsi di formazione che, invece, si sono svolti  parzialmente e che, in alcuni casi, non si sono svolti affatto.

L'ipotesi di reato riguarda il riconoscimento integrale del contributo. A tal fine gli indagati avrebbero predisposto documentazione relativa a prestazioni didattiche e di tutoraggio che, di fatto, o non si sono mai svolte o si sono svolte solo parzialmente e con modalità difformi da quelle rendicontate e per le quali, conseguentemente, non sono stati corrisposti i relativi compensi ai docenti.

Gli indagati avrebbero rendicontato l'avvenuto pagamento di un canone annuo di locazione per l'utilizzo di un modulo abitativo provvisorio (Map), dove si sarebbero svolti alcuni dei corsi, per un canone di 20 mila e 800 euro, quando invece il Map veniva utilizzato per soli tre mesi ed era di proprietà dell'associazione Cardinale Innocenti, di cui Luigi Lombardo, ex console generale di Malta a San Marino, e Pio Fulvi erano i responsabili.

Lo stesso Map, stando sempre alle indagini, era stato acquistato ad un prezzo addirittura di molto inferiore (appena 8 mila euro) al canone di locazione rendicontato; il cosiddetto contratto di locazione, non registrato presso il competente ufficio finanziario, era stato firmato da Luigi Lombardo quale rappresentate della Confartigianato L'Aquila e da Pio Fulvi quale rappresentante dell'Associazione Cardinale Innocenti. Ma, secondo gli inquirenti, nessun canone di locazione sarebbe stato realmente corrisposto

Per la rendicontazione dell'utilizzo di materiale didattico e di consumo per la formazione professionale, pari ad una somma di 10 mila e 700 euro annui, gli indagati avrebbero utilizzando - secondo gli investigatori - una fattura per operazioni inesistenti, emessa dall'azienda Network S.r.l. di Terni. Quest'ultima fatturava anche ponteggi e materiale vario da edilizia che invece era messo gratuitamente a disposizione dai titolari delle ditte nei cui cantieri venivano svolte le attività pratiche.

Ricevuta la prima tranche del contributo (16 giugno 2011), per oltre 163 mila euro, il presidente pro-tempore di Confartigianato L'Aquila avrebbe distratto subito l'importo di 50 mila euro dal conto dedicato della Confartigianato alla società Brainit Srl di Roma, senza alcuna reale motivazione e in assenza di documentazione giustificativa del costo sostenuto (che, successivamente, avrebbe motivato quale riconoscimento della azienda Network per progetto di formazione professionale).

I reati contestati sarebbero stati portati a termine anche mediante l'aiuto di altri responsabili, che avrebbero attestato la regolarità delle spese sostenute per la realizzazione del progetto e la predisposizione della falsa documentazione utilizzata per la rendicontazione delle spese stesse.

Complessivamente sono indagate nove persone, che si sono viste notificare gli avvisi di garanzia.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 05 Marzo 2014 08:53

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