Sabato, 02 Novembre 2019 10:22

Carsoli: giovane violentata alla festa di Halloween. Si cercano due giovani

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Una ragazza di 23 anni, residente in un piccolo comune della Piana del Cavaliere, ha denunciato di essere stata violentata da un gruppo di giovani la notte di Halloween: è accaduto a Carsoli, in un locale della zona commerciale. 

La ragazza, soccorsa dagli operatori del 118 della Croce Rossa di Carsoli, è stata trasportata in Ospedale ad Avezzano; qui è stata sottoposta al protocollo standard, che scatta in questo tipo di situazioni.

A seguito della denuncia, sono partiti gli accertamenti da parte dei militari della Compagnia di Tagliacozzo, su coordinamento della Procura di Avezzano. Sulle indagini è mantenuto il più stretto riserbo. La ragazza aggredita è stata sentita in caserma e ha cercato di ricostruire nel dettaglio l’aggressione e i momenti precedenti all’accaduto.

A quanto si è potuto apprendere, sarebbero stati raccolti indizi importanti che potrebbero condurre all'identificazione degli autori delle violenze: gli inquirenti sarebbero sulle tracce di due giovani, uno residente ad Avezzano e l'altro nel crotonese.

Ancora un caso di stupro in Abruzzo, Democratiche: "Basta orrore, è urgente un intervento radicale"

"Ancora uno stupro, ancora una donna violata, umiliata. Un orrore che non conosce limiti, che si ripete quotidianamente in un Paese che stenta a comprendere l'emergenza di un fenomeno che investe e devasta la vita di tante donne", denuncia Gilda Panella, coordinatrice provinciale delle Democratiche.

"Abbiamo approvato leggi, continuiamo ad impegnarci per migliorarle; ma di fronte a tanta barbarie è evidente che l'intervento debba essere più incisivo, strutturale. Il problema è chiaramente culturale e va affrontato in modo radicale perché si arrivi ad una netta inversione di tendenza rispetto al numero di episodi violenti che si susseguono quotidianamente e che stravolgono la vita di un numero impressionante di donne. Violenze e femminicidi non devono, mai, trovare alcuna forma di giustificazione in ambito sociale. Impensabile che, come ancora troppo spesso accade, le vittime vengano indicate quali 'colpevoli' e inaccettabile che i criminali autori di tanta violenza trovino spesso giustificazioni e silente comprensione da parte di alcuni. No. Questa non è civiltà. Gli stupratori, i violenti, sono i colpevoli e non le vittime".

Gli ultimi dati Istat ricostruiscono una realtà impressionante: quasi 7 milioni di donne italiane di età compresa tra 16 e i 70 anni hanno subito almeno una volta nella vita una forma di violenza. Il 20,2% ha subito violenze fisiche; il 21%, violenza sessuale con casi nel 5,4% di violenze sessuali gravi, come stupro e tentato stupro. Numeri che fanno, se possibile, ancor più orrore se si considera che a praticare le violenze siano stati partner o ex partner: nel dettaglio, su 3 milioni di donne, la violenza è stata praticata, nel 5,2% dei casi dall'attuale partner, e nel 18,9% dei casi da un ex partner.

"Dietro ad ogni numero di quest'orribile statistica c'è la vita violata di una donna, una vita investita da una violenza feroce, disumana – sottolinea Gilda Panella – E' tempo che le Istituzioni tutte comprendano fino in fondo l'urgente necessità di un percorso di civiltà; a cominciare da un percorso formativo, educativo, che, attraverso diverse e adeguate modalità pedagogiche, coinvolga le scuole di ogni ordine e grado per l'affermazione della cultura del rispetto. Noi andiamo avanti con il nostro impegno, insieme a tante persone, donne e uomini di buona volontà. Stiamo, in questi giorni, lavorando con la deputata Stefania Pezzopane e il consigliere regionale Silvio Paolucci perché in Abruzzo si realizzi una legge a tutela delle donne, un provvedimento legislativo che tra le sue voci comprenda la totale gratuità delle cure sanitarie per le donne vittime di violenze. Un passaggio che riteniamo essenziale supporto a chi ha avuto la sorte d'incontrare lungo il proprio cammino uno stupratore e che da quel malaugurato incontro ha avuto la vita stravolta. Un impegno, il nostro, dovuto a tutte le donne vittime di violenze; per coloro che sono sopravvissute e per le donne che non hanno più voce, uccise dalla ferocia di uomini indegni. Un impegno morale rispetto al quale non intendiamo retrocedere di un solo passo".

E proprio per gridare basta alle violenze di genere e ai femminicidi, lunedì si terrà a Nereto, in provincia di Teramo, dove si è registrato un altro drammatico episodio di femminicidio, una manifestazione promossa dal PD per ribadire con forza la condanna verso una barbarie inaccettabile.

Pezzopane (Pd): "E' ora di gridare basta"

"E' ora di gridare tutti insieme: basta! Basta a questi atti di violenza barbara perpretata nei confronti delle donne. Mentre gli inquirenti sono al lavoro non si può che esprimere tutto il nostro dolore ed il rifiuto di questi inaccettabili comportamenti criminali. Nell'esprimere tutta la nostra solidarietà verso la giovane vittima, dobbiamo insistere affinché vengano applicate le leggi e ci sia certezza della pena. Anche le ultime norme sul codice rosso e sul femminicidio vanno applicate con fermezza. Ed è anche del tutto evidente che questo è importante ma purtroppo non sufficiente".

A dirlo è la deputata del Pd, Stefania Pezzopane. Che aggiunge: "Occorre un profondo cambiamento culturale che deve riguardare la scuola e le famiglie italiane. Non è la prima vicenda accaduta in discoteca, ricordo l'episodio gravissimo di Pizzoli qualche anno fa. Anche in questi spazi frequentati da giovani bisogna promuovere valori e non odio. Per ribadire tutta la nostra condanna verso questa incultura violenta è maschilista, il Pd si ritroverà lunedì 4 novembre a Nereto, in provincia di Teramo, dove si è registrato un altro drammatico episodio di femminicidio. Sarà con noi la senatrice Valeria Valente".

Ultima modifica il Sabato, 02 Novembre 2019 17:15

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