Il Comune dell'Aquila, in quanto capoluogo di regione, ai sensi del D.M. 171/2019 "Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del paese nonché per la Project review delle infrastrutture già finanziate" è destinatario di un finanziamento da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la redazione di progetti di fattibilità tecnico economica preliminare di opere coerenti con le strategie del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
Le somme assegnate al comune dell'Aquila ammontano a 494.000 € e il meccanismo previsto dal MIT prevede il totale impegno delle risorse entro il 31/12/2020.
Ebbene, con delibera di Giunta comunale 486 del 6 novembre scorso, l’amministrazione attiva aveva inviato al Ministero gli elenchi delle opere di cui intendeva candidare a finanziamento la redazione del progetto di fattibilità e la richiesta è stata accolta positivamente con provvedimento del 23 dicembre.
Ne hanno dato notizia stamane il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, l’assessore alla mobilità Carla Mannetti e l’assessore alle Opere pubbliche Vittorio Fabrizi.
“La definizione degli interventi su cui accelerare le procedure di progettazione si è basata sulle indicazioni emerse nel corso delle attività partecipative che hanno visto coinvolti portatori di interessi istituzionali, associazioni e privati cittadini”, ha spiegato Mannetti. Che è poi passata ad illustrare gli interventi che beneficeranno della redazione del progetto di fattibilità. In particolare, si tratta di 10 opere, di cui 8 riguardanti la redazione di progetti di infrastrutture per la mobilità e due riguardanti piani settoriali di dettaglio del PUMS (il Biciplan comunale, reso obbligatorio dalla L.2/2018 "Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica"; il Piano della sosta su suolo pubblico).
Per ciò che attiene le infrastrutture, spicca il collegamento a fune tra la stazione ferroviaria e il polo universitario di Roio: “è l’intervento più sostanzioso, per la progettazione sono previsti 200mila euro; d’altra parte, è un’opera su cui puntiamo molto e che abbiamo inserito nel redigendo Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile, con l’appoggio dell’Università” ha tenuto a sottolineare Mannetti. Andrà a progettazione anche l’intervento che prevede la regolamentazione semaforica, con segnaletica e arredo funzionale, per l’istituzione di un senso unico alternato di circolazione del traffico all’interno dell’abitato di Sassa, la così detta ‘strettoia’. In questo caso, ha precisato Mannetti, “sarà il Comune a caricarsi le spese per l’esecuzione delle opere”.
Inoltre, si avvieranno a progettazione interventi per decongestionare la zona dell’Ospedale regionale: “abbiamo chiesto il finanziamento per la progettazione di due opere: la prima, il collegamento viario tra viale delle Fiamme Gialle e via Ficara, creando così una viabilità parallela alla statale 80; la seconda, la realizzazione di una rotatoria tra via Vetoio e via Paolo Borsellino”.
E ancora, si è segnalata la necessità di finanziare la progettazione di 20 attraversamenti ciclo pedonali, in una serie di aree a rischio, vicino alle stazioni, ai poli scolastici, alle sedi delle pubbliche amministrazioni; la realizzazione di postazioni di ricarica in ambito urbano per veicoli elettrici; la individuazione di un percorso pedonale atletico che colleghi il terminal di Collemaggio con viale Rendina.
Un ulteriore progetto attiene, invece, al collegamento tra il nucleo industriale di Monticchio e la ss 684 dir per la realizzazione di viabilità di tipo F dalla rotatoria di via Carlo Forti alla rotatoria tra la SS 684 e via Paparisco, con annesso percorso ciclabile in affiancamento.
“Vorrei sottolineare l’intelligenza del processo che stiamo portando avanti”, le parole di Fabrizi; “dotarsi di un parco progetti significa attingere con maggiore facilità ai finanziamenti e arrivare a realizzazione delle opere pubbliche in termini che non siano biblici; non stiamo trattando di opere che verranno realizzate domani, ma siamo convinti che questo modo di procedere porterà dei risultati importanti a medio termine”.
D’altra parte, l’intento del Mit era proprio questo: dotarsi di una banca dati progetti, segnalati dalle amministrazioni comunali, per finanziarli con maggiore fluidità e, così, arrivare più velocemente alle fasi esecutive.