Martedì, 14 Gennaio 2020 16:59

Altopiano delle Rocche: dalla Regione 16 milioni per impianti sciistici e mobilità sostenibile. Salviamo l'orso: "Presenteremo ricorso al Tar"

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Ridare vita ad un territorio colmo di potenzialità e bellezza. L'obiettivo è far compiere un salto di qualità, rendere il comprensorio in grado di competere con le più importanti località sciistiche alpine. Un progetto ambizioso quello che accomuna i sindaci di Ovindoli, Simone Angelosante, (anche attuale consigliere regionale), di Rocca di Mezzo, Mauro Di Ciccio e di Rocca di Cambio, Gennaro Di Stefano.

Questa mattina il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio li ha incontrati per un sopralluogo insieme ai gestori degli impianti Giancarlo Bartolotti e Luca Lallini. Marsilio ha avuto un incontro prima al municipio di Ovindoli, alla presenza del commissario del parco Sirente Velino, Igino Cuchiarelli e poi ha effettuato un sopralluogo con sindaci e tecnici, accompagnato anche dall'assessore Guido Quintino Liris ed ha raggiunto le alte quote a bordo di una motoslitta delle forze dell'ordine per rendersi conto di persona dello stato dell'arte e conoscere più da vicino quelle realtà sciistiche.

Sedici milioni di euro da investire per il completamento infrastrutturale dei bacini sciistici di Ovindoli Monte Magnola, di Rocca di Mezzo e Campo Felice con opere di mobilità sostenibile con la produzione da fonti rinnovabili e l'utilizzo di idrogeno quale carburante per i mezzi di collegamento, miglioramento dell'accessibilità alle località turistiche, viabilità, parcheggi e ampliamento delle piste.

Circa 10 milioni provengono dal Masterplan mentre per i restanti sei milioni è il Cipe la fonte di finanziamento.

Il progetto di mobilità alternativa per due milioni di euro (fondi Cipe) di collegamento tra Ovindoli e Campo Felice con autobus a idrogeno a impatto ambientale zero, prevede la realizzazione di un impianto di produzione idrogeno da fonti rinnovabili, da eolico a fotovoltaico.

"E’ stato un lavoro costruttivo - ha commentato il presidente Marsilio - L'unità d'intenti che coinvolge non solo i sindaci ma anche gli operatori e il Parco è fondamentale. I soldi vanno spesi subito e, nella prossima stagione, vogliamo vedere le opere realizzate per aprire queste valli, queste bellissime montagne, a progetti ambiziosi di sviluppo sostenibile per dodici mesi all'anno. Il bacino deve divenire meta turistica invernale d'eccellenza, sia per la posizione geografica, per la vicinanza alla capitale, sia per essere in grado di interpretare e prevedere le esigenze degli sciatori e, più in generale, degli amanti della montagna ma dobbiamo puntare a sviluppare l'area per renderla fruibile e godibile 365 giorni l'anno".

"Come amministrazione regionale - prosegue Marsilio - stiamo lavorando per potenziare tutte le stazioni sciistiche abruzzesi e dare una spinta in più all'offerta turistica. Ad esempio, proprio nei giorni scorsi la giunta ha approvato la proposta di rimodulare gli interventi per collegare Passolanciano e Majelletta".

L'assessore Guido Quintino Liris ha sottolineato la capacità imprenditoriale, di innovazione e sviluppo. "Da questi progetti - ha detto Liris - può nascere un comprensorio che può far invidia a stazioni anche più blasonate quando ci sono privati che hanno voglia di investire e c'è un'amministrazione regionale che si apre a queste innovazioni per lo sviluppo di un indotto socio economico e il rilancio di zone che rappresentano gemme a livello naturalistico. Questo è un Abruzzo che può dare tantissimo. E' una sfida in prospettiva che vinceremo insieme con una attenzione particolare al connubio tra sport e natura".

Salviamo l'orso: "Marsilio promuove un modello di sviluppo perdente e senza futuro"

"Oggi il Presidente della Regione Abruzzo Marsilio visita Ovindoli, Monte Magnola e Campo Felice (le stazioni invernali al momento piu disastrate d’Italia) e ci chiediamo se non sia una visita per programmare a primavera l’ennesima erogazione straordinaria di fondi pubblici per coprire i “buchi di bilancio” di una stagione che si prospetta ormai fallimentare".

Lo afferma, in una nota, l'associazione ambientalista Salviamo l'orso.

"Marsilio probabilmente intende raccogliere il plauso del sindaco e del proprietario degli impianti (quello a cui 2 giorni fa la polizia locale ha sequestrato lo skilift “Topolino” per lavori non autorizzati) per aver appena autorizzato l’ennesima opera inutile in un’area protetta del Parco Regionale del Sirente Velino con il finanziamento e l’approvazione di 3 nuovi impianti di risalita e ben 7 piste sull’unico versante rimasto inviolato del M. Magnola", sottolinea l'associazione.

"Tutto l’Appennino dall’Emilia in giu è senza neve ma in Abruzzo e Molise si continuano a sprecare milioni di euro da Ovindoli a Passo Lanciano (in pieno Parco Nazionale della Majella) fino a Campitello Matese. Gli inverni con pochissima neve, ma ancor più importante con pochissime giornate di neve sciabile, non intimoriscono la nostra classe politica regionale, di ogni colore - si legge ancora nella nota - che continua a buttare i soldi dei contribuenti o i fondi europei in opere destinate ad andare in malora (sono solo di qualche settimana fa gli strilli di rivendicazione dell’ex consigliere regionale Pietrucci del PD di Zingaretti, quello della “svolta ecologica” che reclamava di essere stato tra i primi a chiedere i nuovi impianti)".

"Sapranno mai fermarsi i nostri politici o intendono fare tabula rasa di ogni singolo metro quadro della montagna abruzzese? Salviamo l'orso si schiera assieme a tutte le associazioni (Lipu, Altura, Soa, Appennino ecosistema, Italia Nostra, Wwf, Cai Abruzzo) contro i nuovi impianti recentemente autorizzati dal Comitato Via della Regione Abruzzo sull’ultimo versante intatto del Monte Magnola in Comune di Ovindoli in un’area del Parco Regionale Sirente-Velino destinata a diventare Riserva integrale dallo stesso piano del parco e parte della Rete Natura 2000 e promette di continuare a condurre la sua opposizione preparando un ricorso al Tar ed alla Comunità europea".

"Un’ultima triste riflessione - conclude l'associazione - Dispiace che il “romano” Marsilio debba visitare Ovindoli e non possa godere di una vista invernale imbiancata dalla neve, specialmente quando vi si reca per promuovere impianti da sci, ma nemmeno dall’erba, talmente massacrato è stato il M.Magnola da presentare solo lunghe cicatrici grigie in corrispondenza delle piste lungo i suoi versanti. Peccato che gli imprenditori locali non abbiano mai imparato nemmeno quello che di buono potevano imparare dalle stazioni sciistiche del Nord Italia dove le piste, almeno in estate, hanno il loro aspetto verdeggiante e naturale".

Ultima modifica il Martedì, 14 Gennaio 2020 17:24

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