Martedì, 21 Gennaio 2020 16:54

Bussi, Blasioli (Pd): "Partita la caratterizzazione dell'area Tre Monti"

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"Dopo anni anni di ritardi, finalmente la caratterizzazione dell'area Tre Monti è in corso".

Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli, membro della Commissione regionale d'inchiesta sulla discarica di Bussi presieduta da Giovanni Legnini che tornerà a riunirsi domani a L'Aquila.

"Dopo l'approvazione del progetto di bonifica presentato da Edison con decreto del Ministero dell'ambiente n. 403del 6 agosto 2018 la caratterizzazione è operativa su un'area che ospita 130.000 metri cubi di rifiuti a una profondità che varia tra i 6 e i 14 metri – illustra il consigliere - Fu proprio per questo che nel 2013/2014 la gestione commissariale agì con capping e palancolatura di 20 metri di profondità per limitarne le emissioni nell'ambiente, rimedi che tuttavia non hanno del tutto fermato l'inquinamento, come dimostrano le analisi Arta eseguite in questi anni: un inquinamento che neanche il sistema di barrieramento idraulico Pump & Stock nel 2017 è riuscito ad arginare".  

"In questi giorni però - fa sapere Blasioli - la società Arcadis, per conto di Edison, ha suddiviso l'area in una griglia di azione e ha provveduto a posizionarci delle barriere al fine di eseguire il prelievo del terreno e caratterizzare i rifiuti a seconda della loro natura. Dopo Edison, entreranno in campo le analisi dell'Arta e, a seguire, sarà possibile rimuovere tutti i rifiuti presenti nella zona nord della Tre Monti, la discarica scoperta dal Corpo Forestale dello Stato nel 2007".

"Il sito - prosegue il consigliere dem - è stato utilizzato senza alcuna autorizzazione per stoccare materiale pericoloso, posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Pescara e parte dei Siti di Interesse Nazionale monitorati dal Ministero dell'Ambiente dal 2008. E' un'area di 35.000 mq. situata alla sinistra del fiume Pescara e in prossimità alla confluenza dell'affluente Tirino. Lì - nei pressi della stazione di Bussi sul Tirino, della galleria e della Strada dei Parchi - sono state interrate peci clorurate (sali di esacloretano che è il tracciante dei rifiuti e clorometano).

"Per questa parte del SIN - sottolinea Blasioli - manca ancora l'individuazione del soggetto inquinatore: colgo l'occasione per sollecitare la Provincia di Pescara a farlo il prima possibile perché si possa agire. Nella zona sud del sito, invece, a causa della composizione granulosa del materiale presente, si procederà con un progetto pilota che terminerà solo quando i piezometri che controllano le sostanze nel terreno attesteranno la fine dell'inquinamento. Si tratta di un procedimento noto come desorbimento termico, che richiederà un riscaldamento dell'area sotto la protezione del capping, in modo da trasformare le sostanze tossiche in gas e assorbirle in sicurezza. Perché nulla fuoriesca, il riscaldamento dovrà essere accompagnato da sistemi di contenimento laterale al sito, abbinati al trattamento termico, concordando azioni e procedure con ISPRA e ARTA Abruzzo".

"Nel caso in cui dagli esiti dell'Applicazione di primo modulo di bonifica (progetto pilota) in corso non dovesse essere confermata l'applicabilità della tecnologia di bonifica proposta sul terreno, si dovrà procedere immediatamente alla rimozione dei rifiuti anche nell'area nord. E' immaginabile che questa operazione durerà anche qualche anno, ma è importante che i tempi vengano resi sostenibili, perché i siti su cui intervenire sono diversi e con diverse peculiarità e urgenze".

"Non resta che sperare che la caratterizzazione dell'Arta sia fatta in tempi brevi - conclude Blasioli - anche su questo presto chiederemo spiegazioni all'assessore regionale Campitelli, considerato che alcuni laboratori interni hanno già manifestato la propria indisponibilità a eseguire gli esami per consentire l'inizio delle operazioni previste nel progetto di bonifica approvato".

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