Parlano di "gioco dei tagli" i capigruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale e comunale, Silvio Paolucci e Stefano Palumbo, di un centrodestra "incapace di governare, che fa campagna elettorale sullo sviluppo e quando diventa classe dirigente falcidia le corse a svantaggio del servizio e dei pendolari".
Il riferimento è alla soppressione di 15 corse fra feriali e festivi sulla tratta L'Aquila-Roma decisa da Tua che, tra l'altro, ha rimodulato gli orari di diverse altre corse.
"E' importante che le azioni annunciate vengano fermate" hanno ribadito Paolucci e Palumbo, illustrando la risoluzione che verrà presentata in Consiglio regionale e comunale "al fine di sospendere la variazione del piano di servizio annunciato, con decorrenza immediata e fino alla sentenza del Tar Abruzzo", attesa per il 21 giugno prossimo, in merito al ricorso presentato avverso Regione Abruzzo dai gruppi Prontobus e Gaspari bus che hanno impugnato la definizione dei servizi minimi cos come istruita dalla passata giunta regionale.
"Ogni decisione va fermata fino ad allora", insistono Paolucci e Palumbo; d'altra parte, i fondi per una ulteriore proroga ci sono: "grazie al lavoro svolto negli anni addietro, la Regione ha 20 milioni in più a bilancio per il 2020 che diventeranno 75 dal 2022. Se è vero che la tratta L'Aquila-Roma, che l'attuale esecutivo ha lasciato priva di finanziamento, perde 120mila euro al mese, è vero anche che i fondi per arrivare ad una proroga fino a metà giugno ci sono, eccome; basta andarsi a sfogliare le diverse leggi omnibus approvate negli ultimi 11 mesi per finanziare i più svariati eventi, e non dimenticate che la Giunta ha deciso, per esempio, di aumentare gli stipendi dei manager Asl, con Tua che, tra l'altro, ha affidato una consulenza con trattativa 'particolare' da 225 mila euro. Insomma, si tratta di assumere una precisa decisione politica", ha ribadito Paolucci.
La risoluzione prevede, altresì, che nelle more della proroga "venga avviato subito un tavolo di confronto tra Regione Abruzzo, rappresentanti delle Istituzioni locali, parti sociali e comitati dei pendolari per svolgere un'apposita istruttoria tecnica con l'obiettivo di valutare l'inserimento all'interno dei servizi minimi di alcune corse della relazione di traffico 'L'Aquila-Roma', soprattutto con riferimento a quegli orari in cui vi è scarsità della domanda, ovvero non vi è un interesse immediato e diretto da parte di chi ha interesse a gestire tali tratte appunto in regime commerciale, assicurando la relativa contribuzione economica".
Paolucci e Palumbo rispondono al mittente le critiche arrivate in queste ore dagli esponenti del centrodestra che hanno ricordato come sia stata propria la giunta D'Alfonso ad approvare i servizi minimi, lasciando fuori la tratta L'Aquila-Roma resa, di fatto, commerciale. "Ci sono tre diverse sentenze del Tar che hanno ribadito come la relazione di traffico vada considerata commerciale", hanno sottolineato, se è vero che le norme impongono di tenere nei servizi minimi quelle tratte che nessun imprenditore intende prendere in carico perché non remunerative; "la scelta politica è stata di mettere in sicurezza l'affidamento in house a Tua, una scelta politica di sinistra - ricordiamo che il centrodestra all'epoca all'opposizione - spingeva per un consorzio con i privati - per poi prorogare la concessione fino al 31 marzo lasciando alla Giunta entrate di determinarsi nella programmazione. Un atteggiamento assolutamente lineare. La verità è che in questi 11 mesi di governo di centrodestra, sebbene siano stati assunti impegni precisi in campagna elettorale, non si è istruito un solo atto, un solo provvedimento, se non altre proroghe prive di copertura finanziaria che hanno finito per gravare sui conti di Tua".
Gli esponenti dem si tengono alla larga da "posizioni radicali, ideologiche" e provano a "depurare ogni strumentalità: cristallizzato l'affidamento in house, con un lavoro istruttorio adeguato, crediamo sia possibile ricomprendere una parte delle corse, quelle a domanda debole - tra l'altro, proprio quelle che si vorrebbero sopprimere - tra i servizi minimi, lasciando le altre commerciali. Sarebbe irragionevole non farlo, considerato che i player privati difficilmente potrebbero impugnare un atto che andrebbe a normare corse fuori mercato".
Non solo.
Paolucci e Palumbo hanno inteso chiarire che "va valutata la fattibilità delle estensioni di un titolo di viaggio unico, sulla base del modello già utilizzato nelle relazioni di traffico 'Pescara-Roma', tra società di trasporto pubblico e imprese commerciali mediante accordi operativi con le imprese private al fine di migliorare la qualità del servizio di trasporto in favore dell'utenza".
D'altra parte, le scelte annunciate "avrebbero ripercussioni negative non solo su un collegamento nevralgico e sensibile, quale è quello che sussiste tra L'Aquila e Roma, ma anche sulla tratta 'Giulianova-Teramo-L'Aquila', dove sono previste modifiche orarie, rimodulazioni del servizio, soppressioni di corse, con la rottura di carico a L'Aquila per gli utenti da e per Roma: variazioni che determinano un dilatamento dei tempi di percorrenza, stimato fino ad un'ora aggiuntiva per raggiungere o tornare da Roma".
Paolucci è convinto che, in Consiglio regionale, si possa trovare una maggioranza su una risoluzione "di buon senso, lineare ed economicamente sostenibile". E ha ribadito la richiesta di attivazione di una "Commissione regionale d'inchiesta sul settore dei trasporti", così come aveva chiesto il presidente di Tua Gianfranco Giuliante: "stante gli ultimi accadimenti, chiediamo al centrodestra di dare seguito alla loro stessa proposta, che era stata sposata anche dal governatore Marco Marsilio".
Intanto, nei minuti in cui si teneva la conferenza stampa degli esponenti del Partito Democratico, un gruppo di lavoratori di Tua occupava la sede dell'azienda a Bazzano, in segno di protesta contro le scelte del management di Tua che si tradurrebbero, spiegano, in un taglio dei servizi ed in una riorganizzazione del lavoro separata [qui]. "Obiettivo della protesta dei lavoratori è quello di riaprire il confronto e trovare una soluzione condivisa" ha chiarito a newstown il sindacalista Cgil Domenico Fontana; a Bazzano, in questi minuti, è in corso un confronto il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, l'assessore regionale Guido Quintino Liris e il consigliere regionale Americo Di Benedetto.
Tutto ciò accade a meno di 24 ore dalla manifestazione indetta dal Comitato dei pendolari per domani, sabato 8 febbraio, alle 11:30 a Piazza d'Armi che, affiancati da Cgil, movimenti e associazioni, insistono nel chiedere che la tratta 'L'Aquila-Roma' resti a totale contribuzione pubblica, non essendoci alternativa al trasporto su gomma [qui]. "Considerati gli ultimi accadimenti, con la protesta che va allargandosi persino ai lavoratori dell'azienda, e stante l'incontro già fissato con l'assessore comunale Carla Mannetti per lunedì 10 febbraio, non possiamo che ribadire la richiesta che si sospenda, almeno per qualche giorno, l'applicazione del nuovo piano d'esercizio così come variato", l'appello della presidente del Comitato Donatella Sarra, nella speranza che ci sia ancora tempo per trovare una soluzione "facendo gli interessi del territorio e degli utenti più esposti ai cambiamenti, in particolare studenti e pendolari".