Nella giornata di martedì 25 marzo, tre giovani di origine straniera e poco più che maggiorenni, hanno aggredito un adulto presso il Parco del Sole, derubandolo a seguito di una lieve colluttazione.
I tre, dopo l'immediata segnalazione della vittima al 113, sono stati rintracciati dagli agenti della squadra mobile con in mano ancora la refurtiva e ora si trovano agli arresti domiciliari.
"Sono ragazzi con precedenti, che anche da minorenni hanno creato problemi. Non studiano e non hanno un'attività lavorativa. Sono noti a questi uffici per altri episodi avvenuti nella stessa area" ha illustrato il capo della mobile dell'Aquila Maurilio Grasso in conferenza stampa.
"L'area" è quella di Collemaggio (dove si trova il Parco del Sole) "Una zona - ha continuato Grasso - che ultimamente riscontra la presenza di molti ragazzi che fanno uso di sostanze stupefacenti e che commettono rapine anche tra coetanei. Inoltre c'è stata una tentata rapina anche al terminal dei bus e proprio per questo in quell'area vengono svolti particolari servizi preventivi e depressivi come quello in questione".
"L'area di Collemaggio è un'area che è particolarmente monitorata sotto il profilo del controllo del territorio, soggetta a frequenti passaggi di volanti impiegati nell'attività ordinaria di controllo del territorio, a cui si sommano sevizi straordinari di controllo" ha aggiunto il dirigente della squadra volante Enrico Rendesi, che ha voluto sottolineare anche il successo della repentina operazione.
Oltre i servizi svolti dalla polizia nell'area definita "difficile", si nota però la quasi totale assenza di servizi di altro tipo che possano in qualche modo prevenire la necessità d'intervento dell'ordine pubblico.
"Il problema è che per il tipo di welfare in vigore, siamo portati ad intervenire quando la problematica è già in atto mentre non ci danno le risorse per mettere in campo iniziative più universalistiche volte alla prevenzione", afferma l'assessora al sociale Emanuela Di Giovambattista.
"Stiamo preparando con un gruppo di associazioni - continua l'Assessora - la programmazione per un piano di inclusione sociale finalizzato alla capillarizzazione sul territorio servizi di prossimità in base ai bisogni. A breve presenterò in Giunta un protocollo d'intesa a riguardo".
La questura segnala l'area di Collemaggio come zona a rischio: "E' possibile - afferma Di Giovambattista - che alcuni servizi possano essere collocati proprio lì, d'altronde ritengo che quell'area debba essere destinata proprio al sociale e alla salute".
Intanto però, ad eccezione del centro autogestito di CaseMatte (che continua a svolgere le sue attività sociali nell'isolamento), della polizia e di qualche residuale ambulatorio della Asl - nel triangolo costituito dal terminal, il Parco del Sole e l'ex-op - non c'è praticamente niente. Non sono presenti abitazioni né strutture di altro tipo. Ci sono solo molti edifici in abbandono e una complessiva desolazione che - al di là della bellezza del parco in sè - contribuisce a creare il contesto ideale allo sviluppo della microcriminalità, a cui a volte non sembra davvero esserci molta alternativa.