"Tutta Italia zona protetta".
Le misure adottate per la Lombardia e le altre 14 province collegate nella notte tra sabato 7 e domenica 8 marzo saranno estese a tutto il territorio nazionale.
Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Dunque, in tutte le regioni saranno vietati gli spostamenti, se non per comprovate necessità dovute al lavoro o alla salute; la sospensione delle lezioni e delle attività didattiche per scuole di ogni ordine e grado e università sarà prorogata fino al 3 aprile; si fermeranno tutti i campionati di tutte le discipline sportvie (compresa la serie A di calcio) mentre per bar e ristoranti scatterà la chiusura alle 18. Stop anche all'apertura degli impianti sciistici.
Il decreto sarà firmato questa sera e entrerà in vigore domani, martedì 10 marzo.
"I numeri" ha affermato Conte "ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell'Italia. Non c'è più tempo. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti".
"Possiamo sintetizzare il provvedimento con l'espressione 'Io resto a casa'" ha detto Conte "Ci sarà l'Italia come zona protetta. Le nuove misure del governosono state adottate con il consenso delle Regioni e degli altri ministri. Ho informato anche il presidente della Repubblica".
Il premier ha detto che il divieto per gli spostamenti non sarà applicato ai trasporti pubblici e che in caso di spostamenti dovuti alle "comprovate" esigenze lavorative o di salute andrà compilata un'autocertificazione. Le limitazioni riguardano le persone e non le merci.
Se il decreto sarà come quello adottato per la Lombardia, le misure previste sono le seguenti:
- Sospensione delle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università;
- Divieto di uscire di casa per le persone in quarantena e risultate positive al coronavirus;
- Fortemente raccomandato di rimanere in casa e limitare i contatti sociali per le persone con febbre e infezioni respiratorie;
- Sospensione degli eventi sportivi;
- Chiusura degli impianti nei comprensori sciistici;
- Sospensione di tutte le manifestazioni e gli eventi in luoghi pubblici e privati;
- Sospensione delle attività di cinema, teatri, pub, scuole da ballo, sale giochi, sale scommesse, discoteche;
- Apertura dei luoghi di culto condizionata all’adozione di misure che consentano ai frequentatori di restare a un metro di distanza gli uni dagli altri, con sospensione di tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali;
- Chiusura dei musei;
- Sospensione dei concorsi pubblici e privati esclusi quelli per il personale sanitario e quelli per l’abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e quelli per il personale della protezione civile;
- Possibilità di apertura di bar e ristoranti dalle 6 alle 18 adottando misure per far rispettare una distanza di un metro fra i clienti: dopo le 18 verrà chiuso tutto;
- Adozione di misure per rispettare la distanza di un metro tra le persone in tutti gli esercizi commerciali;
- Sospensione dei congedi ordinari del personale sanitario e tecnico;
- Chiusura dei centri commerciali nelle giornate festive e prefestive, con l’esclusione di farmacie, parafarmacie e negozi di generi alimentari;
- Sospensione delle attività di palestre, piscine, centri benessere, centri sportivi, centri termali;
- Sospensione degli esami per il conseguimento della patente di guida.