"Con incredulità apprendiamo che la criminale idea di Matteo Renzi sulla nomina di Guido Bertolaso a super commissario per l'emergenza Covid-19 avrebbe trovato riscontro nel Governo, grazie anche al pressing di Matteo Salvini e di Gianni Letta. Un'ammucchiata bipartisan a supporto dell'"uomo del fare" di Silvio Berlusconi, che trascinò la Protezione Civile nel suo punto più basso, con gli scandali degli appalti in emergenza affidati alle 'cricche' e una deriva autoritaria che stava giungendo a compimento con la nascita della Protezione Civile Spa, che allora contribuimmo fortunatamente a sventare. Come tante altre nefandezze che in questi anni abbiamo abbondantemente documentato".
Si legge in una nota diffusa dal comitato 3e32/Casematte.
"Da aquilani e aquilane non possiamo che rimanere sgomenti di fronte ad una simile prospettiva e ci sembra assurdo che la si stia anche solo valutando, come se la nostra classe politica non avesse un briciolo di memoria. Ricordiamo soprattutto la totale mancanza di coinvolgimento della popolazione e delle istituzioni locali nelle scelte circa il futuro del proprio territorio. La folle militarizzazione, il divieto di assemblee e volantinaggio nelle tendopoli, la criminalizzazione di ogni forma di opposizione (con oltre 50 denunciati tra gli attivisti del post sisma), il rifiuto di ogni confronto democratico, il tutto coperto da una propaganda vergognosa che raccontava un ipocrita 'miracolo aquilano', provando a far credere che la ricostruzione fosse già finita, quando in realtà non era nemmeno cominciata".
Come aquilani - aggiungono gli attivisti del comitato - "abbiamo dovuto lottare per anni contro quel sistema, con centinaia di assemblee, manifestazioni, iniziative, arrivando perfino a rimuovere le macerie della nostra città con le nostre mani, armati di pale e carriole, subendo repressione e denunce per il solo crimine di voler difendere il diritto della nostra città ad una ricostruzione giusta. Guido Bertolaso personificava tutto questo. Una deriva autoritaria e affarista della Protezione Civile e del modo di concepire il governo del nostro Paese, che solo le indagini della magistratura e l'opposizione di tanti movimenti ed associazioni sono riuscite a fermare. Una gestione fatta di tanta propaganda su una presunta 'efficienza' che ha lasciato dietro di sé solo scandali e disastri, facendosi scudo umano dell'impegno di migliaia di volontari e che ha finito per gettare un'ombra di discredito su tutto il sistema di volontariato che invece continua per fortuna a rappresentare il meglio della coscienza civica che il nostro Paese ha da offrire e che quel modello lo ha rigettato e superato con tutte le forze".
Da aquilani e aquilane "ci sentiamo in dovere di lanciare un appello al Governo e a tutta quella parte di Paese che ha ancora a cuore la libertà, l'onestà e la dignità: Bertolaso mai più. Non dimentichiamo e non facciamoci prendere in giro. Il Paese ha da offrire menti e professionalità molto più sane e trasparenti e in questa fase ne abbiamo davvero bisogno. In questo momento difficile l'Italia necessita di persone che pensino al bene della popolazione, non all'interesse e agli affari di pochi".