Domenica, 15 Marzo 2020 16:36

Coronavirus, Giuliante (Tua): "Tre proposte per salvare il trasporto pubblico regionale". La replica dei sindacati: "Eliminare sprechi e inefficienze"

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Il presidente di Tua, Gianfranco Giuliante, ha inviato una lettera aperta alle istituzioni regionali nella quale vengono avanzate tre propste per ridurre al minimo gli effetti dell'epidemia coronavirus nel comparto dei trasporti.

"Gli impatti dell’emergenza Coronavirus sono tangibili" scrive Giuliante "Purtroppo a questo marasma non è immune il trasporto pubblico regionale che, anzi, risulta essere uno dei settori più colpiti".

"La crisi generalizzata sta avendo un impatto crescente in termini nefasti sui trasporti; il calo chi utilizza i mezzi pubblici è vertiginoso e, purtroppo, aumenta in modo esponenziale. Insomma una vera e propria emorragia alla quale è urgente provare a mettere un argine".

"Per far fronte a questa sciagura prima che l’intero settore dei trasporti collassi, tre idee da rivolgere al Governo Regionale potrebbero contribuire ad aiutare un settore ad alta rilevanza strategica nell’economia dell’Abruzzo; provvedimenti applicabili per tutte le imprese pubbliche e private che operano all’interno del territorio regionale e che non comportano lo stanziamento di ulteriori risorse a carico del Bilancio regionale".

1) Invarianza di contributo a fronte della riduzione dei servizi

La possibilità di attuare, sempre ad invarianza di corrispettivo, una rimodulazione ancora più consistente dei servizi parametrandola all’effettiva domanda di mobilità. In questi giorni, infatti, si sta assistendo ad un vertiginoso calo degli utenti, 3 o 4 persone al massimo sui mezzi. Andrebbe infatti attuata un’ulteriore rimodulazione, anche al di sotto del 50 per cento sempre a parità del corrispettivo contributo, per alcune fasce orarie e per quelle aree in cui attualmente non c’è domanda, garantendo sempre e comunque il pendolarismo dei lavoratori.

2) Anticipazione pagamento prima quadrimestralità 2020

Anticipare di due mesi il pagamento della prima quadrimestralità che per TUA ammonta a circa 27,5 milioni di euro, per consentire alle aziende di far fronte alla crisi di liquidità che deriva, in prima istanza, dal calo esponenziale della vendita dei titoli di viaggio. Questa misura, infatti, non ha alcun impatto economico per la Regione Abruzzo in quanto si tratta di risorse già stanziate nel bilancio regionale e nel Fondo del Trasporto Pubblico. Liquidità che permetterebbe all’azienda unica regionale e agli altri vettori regionali di poter procedere senza difficoltà al pagamento degli stipendi e a quello dei fornitori non contribuendo, di fatto, ad aggravare una situazione già di per sé delicata per coloro che lavorano nell’indotto.

3) Ricorso agli ammortizzatori sociali

Ricorrere, anche attraverso un iter velocizzato, agli ammortizzatori sociali. Una necessità non solo per TUA ma per tutte le imprese che orbitano nel settore dei trasporti, affinché l’emergenza Covid-19 non riverberi i suoi effetti devastanti sui posti di lavoro, in particolare su eventuali esuberi che si venissero a creare a seguito della riduzione dei servizi pur avendo messo in atto quanto previsto dal DPCM dell’11 marzo relativamente alla fruizione delle ferie.

"Tre semplici ma efficaci idee" conclude Giuliante "attraverso le quali garantirebbe la stabilità del settore dei trasporti in una fase così delicata e, purtroppo, in uno scenario in divenire e poco rassicurante".

La replica dei sindacati: "Eliminare sprechi e inefficienze"

La ricetta del presidente Tua Gianfranco Giuliante per ridurre gli impatti dell'emergenza Coronavirus sul trasporto pubblico regionale non piace ai sindacati.

In una nota congiunta, le segreterie regionali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal giudicano insufficienti le proposte contenute nella lettera inviata alle istituzioni regionale e indicano qual è la strada da percorrere per salvaguardare il settore e la salute dei lavoratori.

"In piena emergenza e tempestivamente - si legge nella nota - il presidente Giuliante prende carta e penna e scrive alla Regione Abruzzo e al Governatore Marsilio per chiedere interventi ancora più stringenti sul trasporto pubblico locale da contrapporre alle conseguenze nefaste che l’emergenza Coronavirus sta determinando sull’intero settore"

"Tre sono le proposte avanzate dal presidente riassumibili in: una maggiore riduzione e rimodulazione dei servizi; l’anticipazione della prima quadrimestralità 2020; il ricorso agli ammortizzatori sociali; l’invarianza del contributo regionale (rispetto ad un esercizio drasticamente ridotto)"

Oltre ad esprimere "perplessità di legittimità rispetto alla concreta possibilità che la Regione Abruzzo possa erogare somme non corrispondenti al reale servizio espletato", i sindacati suggeriscono al presidente Giuliante "di aggiungere una quarta proposta che consiste nell’eliminare immediatamente gli sprechi e le tante disfunzioni che caratterizzano l’azienda che presiede unitamente al Direttore Generale Max Di Pasquale".

Queste le priorità indicate da Cgil, Cisl Uil e Cisal:

  • Eliminazione degli assegni ad personam corrisposti con decisione unilaterale ad alcuni quadri aziendali;
  • Eliminazione delle tessere gratuite riconosciute alle forze dell’ordine, ai dipendenti pubblici ed istituzionali ecc. (persino sulle tratte commerciali soggette a libero mercato come ad esempio L’Aquila-Roma);
  • Ritiro immediato dei bandi di concorsi pubblicati per assicurare carriere a figure apicali mai condivisi dalle scriventi;
  • Rivisitazione dei contratti particolarmente onerosi e che non trovano giustificazione (vedasi il contratto da 225mila euro per la comunicazione);
  • Revisione delle indennità da corrispondere alle figure dirigenziali e al Consiglio di Amministrazione di TUA Spa;
  • Applicazione di una rigorosa separazione contabile tra le attività di natura commerciale e quelle oggetto di contribuzione regionale. A tal proposito occorre immediatamente rimodulare ulteriormente i servizi commerciali espletati da Tua in relazione ai viaggiatori trasportati in questo periodo;
  • Rendersi conto di aver fatto transitare le linee di collegamento Pescara-Chieti ancora in questi giorni presso una nota azienda ubicata in località Dragonara, specializzata nel “fai da te” che aveva già chiuso i battenti come tutte le altre aziende di natura commerciale in virtù dei DPCM pubblicati dal Governo Conte;
  • Applicare rigorosamente (cosa che contrariamente alle sue rassicurazioni non sta avvenendo) le disposizioni normative impartite dalle Autorità competenti (DPCM) al fine di fronteggiare l'emergenza determinata dal "Coronavirus" allo scopo di prevenire la diffusione del Covid-19. A tal proposito respingiamo per la seconda volta al mittente le accuse di sciacallaggio indirizzate alle Organizzazioni Sindacali. Il personale in generale sta ancora aspettando di ricevere le famigerate mascherine (vanno bene anche quelle antipolvere consegnate rispettivamente solo venerdi ai Capitreno e sabato agli autisti dell’Aquila).
  • Applicare rigorosamente “il protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto tra Governo, sindacati ed imprese
  • Procedere sistematicamente alla sanificazione degli autobus e dei treni, dei locali aziendali, degli spogliatoi ecc. ubicati in tutte le sedi aziendali (e non solo a Pescara) compresi l’impianto produttivo ferroviario di Saletti presso la Sevel (Tua ha spesso una amnesia verso la propria divisione ferroviaria) ed il neo "quasi deposito" di Chieti, un semplice piazzale laddove il personale ad oggi è ancora ricoverato in un container ed al quale non vengono ancora adeguati i tempi di trasferimento ed i turni di lavoro per occultare parzialmente i costi della nuova scelta, nonostante le reiterate promesse a verbale.
  • Evitare, infine, equivoci derivanti dalla sua attività politica contemporanea a quella di presidente. Risulta infatti essere il primo ed unico presidente di Tua ad aver avuto la necessità di farsi riservare uno studio presso la Unità di Produzione di Teramo. Guarda caso proprio nella provincia dove riveste la carica di commissario del proprio partito politico.
Ultima modifica il Lunedì, 16 Marzo 2020 10:39

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