Mercoledì, 18 Marzo 2020 19:11

Coronavirus, i dati del 18 marzo: 2.648 positivi, 475 morti, 1.084 guariti

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Una giornata nera per l'Italia, forse la peggiore da quando è iniziata l'epidemia.

Nel giorno in cui il trend di crescita dei contagi (+ 2.648) si è mantenuto, a detta degli esperti, stabile e il numero dei guariti nelle ultime 24 ore ha superato le mille unità ( +1.084), si è registrato un numero di decessi molto alto: 475 in un solo giorno, 313 dei quali in Lombardia e 65 in Emilia Romagna. La maggior parte di essi è avvenuta in ospedale, ma si sono registrati casi anche in case di riposo per anziani.

Secondo i dati riferiti dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli  le persone attualmente malate in Italia di Coronavirus sono 28.710. I morti sono in totale 2978 (ma è un numero che potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso), le persone guarite 4.025.

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 12.266 in Lombardia, 3.915 in Emilia-Romagna, 2.953 in Veneto, 2.187 in Piemonte, 1.476 nelle Marche, 1.291 in Toscana, 744 in Liguria, 650 nel Lazio, 423 in Campania (dato in attesa di conferma), 416 in Friuli Venezia Giulia, 436 nella Provincia autonoma di Trento, 366 nella Provincia autonoma di Bolzano, 362 in Puglia, 267 in Sicilia, 249 in Abruzzo, 241 in Umbria, 162 in Valle d’Aosta, 132 in Sardegna, 126 in Calabria, 21 in Molise e 27 in Basilicata.

"E' una curva ancora in crescita" dice il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro "siamo in una fase in cui stiamo ancora misurando gli effetti delle misure adottate. Non dobbiamo mollare, i dati che quotidianamente presentiamo ci dicono che questa è la strada giusta per difendere le nostre persone più fragili e per far sì che le persone riescano a trovare assistenza nelle strutture ospedaliere".

Curva ancora in crescita nelle regioni del Nord, crescita ma per fortuna contenuta in quelle del Centro Sud. "Ma non ci illudiamo - ammonisce Brusaferro - dobbiamo mantenere con grande senso di responsabilità il massimo rigore nelle misure adottate".

Sono stati 55 i pazienti che oggi sono stati trasferiti dalle regioni di residenza ad altre realtà territoriali per essere curati.

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