Giovedì, 19 Marzo 2020 09:04

Inail tutela operatori sanitari delle strutture pubbliche e private che contraggono malattia-infortunio da Covid-19

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Il Direttore Regionale Inail Abruzzo Nicola Negri comunica che sono state diramate, alle sedi Inail del territorio abruzzese, istruzioni dettagliate sulla tutela assicurativa degli operatori sanitari che operano a contatto con cittadini e che hanno contratto malattia-infortunio da Covid-19.

I contagi da nuovo coronavirus di medici, infermieri e altri operatori dipendenti del Servizio sanitario nazionale e di qualsiasi altra struttura sanitaria pubblica o privata assicurata con l’Inail, avvenuti nell’ambiente di lavoro o a causa dello svolgimento dell’attività lavorativa, sono tutelati a tutti gli effetti come infortuni sul lavoro.

La tutela assicurativa Inail si estende anche ai casi in cui l’identificazione delle precise cause e modalità lavorative del contagio si presenti problematica. Se l’episodio che lo ha determinato non può essere provato dal lavoratore, infatti, si presume che il contagio sia una conseguenza delle mansioni svolte. “Sono ammessi alla tutela Inail, precisa il Direttore regionale Negri, gli operatori che risultino positivi al test specifico di conferma del contagio. Una tutela – che, come è noto, si estende a tutte le conseguenze dell’infortunio – nei casi di infezione da nuovo coronavirus copre l’assenza lavorativa dovuta a quarantena o isolamento domiciliare per l’intero periodo e quello eventualmente successivo, 2 dovuto a prolungamento di malattia che determini una inabilità temporanea assoluta”.

Resta a carico del medico certificatore di trasmettere alle sedi Inail competenti per territorio il certificato medico di infortunio. Mentre l’Azienda sanitaria locale o la struttura ospedaliera di appartenenza del personale infortunato, in qualità di datori di lavoro pubblico o privato, debbono assolvere all’obbligo di effettuare la denuncia/comunicazione d’infortunio ai sensi dell’art. 53 del T.U. 30 giugno 1965, n. 1124.

Sono tutelati dall’Inail anche gli eventi infettanti accaduti durante il percorso casa lavoro e viceversa, configurabili quindi come infortuni in itinere. Per completezza, comunica Negri, che presso tutte le Sedi territoriali sono stati attivati i canali informatici per ogni informazione e/o chiarimento si rendesse necessario.

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