Il ministero dell’Interno e quello della Salute hanno varato un’ordinanza che - allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Sars-CoV-2 - "fa divieto a tutte le persone fisiche" di "trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in Comune diverso da quello in cui si trovano", salvo che "per comprovate esigenze lavorative", di "assoluta urgenza" o per "motivi di salute".
L’obiettivo è quello d'impedire un nuovo esodo dal nord al sud, stavolta dei lavoratori delle aziende che chiuderanno.
La decisione giunge, infatti, poche ore dopo l’annuncio, da parte del presidente del Consiglio, delle nuove misure destinate a "chiudere, in tutta Italia, ogni attività produttiva non strettamente necessaria, non cruciale".
Le disposizioni, che partono dal 22 marzo e sono "efficaci fino all’entrata in vigore di un nuovo decreto del Presidente del Consiglio", comporteranno che le stazioni saranno presidiate.