La Cabina di coordinamento del sisma centro Italia, svolta per la prima volta in videoconferenza in osservanza delle norme a tutela della salute, "ha approvato due importanti ed attese ordinanze che ho già emanato e pubblicato".
A darne notizia è il commissario straordinario Giovanni Legnini.
"Con la prima, in piena emergenza Coronavirus ed a cantieri sospesi, si dispone di liquidare in via straordinaria tutti i lavori già eseguiti, così anticipando la maturazione dei SAL. Si tratta di un provvedimento con il quale, insieme all’ordinanza pubblicata nei giorni scorsi con la quale ho disposto la possibilità di liquidare gli anticipi dei compensi ai professionisti, si provvede ad immettere tutta la liquidità possibile nell’economia del cratere sismico", spiega Legnini.
La seconda ordinanza, invece, consentirà di assumere altre 200 persone da dedicare subito alle attività di ricostruzione nelle quattro Regioni, per abbattere i tempi di istruttoria e controlli e far partire subito più opere possibile. "A tali importanti decisioni seguiranno quelle per un’incisiva semplificazione e riduzione dei tempi, su cui stiamo lavorando con molto impegno in questi giorni. Dunque, il massimo dei pagamenti possibili in questa difficile e drammatica fase e nuove regole per far decollare la ricostruzione per quando, speriamo presto, ad emergenza sanitaria superata sarà possibile riprendere i lavori sospesi ed aprire nuovi cantieri. Queste sono le direttrici del lavoro appassionato di queste settimane", le parole di Legnini che inteso ringraziare "quanti da casa e in condizioni di difficoltà, con il loro prezioso lavoro, stanno consentendo di conseguire questi fondamentali obiettivi".
"L'emergenza Coronavirus non può e non deve fermare la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto in centro Italia del 2016", il commento della deputata Stefania Pezzopane. "Ecco perché le due ordinanze firmate dal commissario straordinario, Giovanni Legnini, vanno nella giusta direzione e ci permettono di ragionare con maggiori strumenti sul come prepararci alla riapertura una volta superata l'emergenza sanitaria. Finalmente si da attuazione alle previsioni normative del Decreto Sisma. Adesso occorre concentrare i nostri sforzi nel preparare in maniera strutturata la ripartenza di queste regioni doppiamente colpite. Dobbiamo farci trovare pronti e già ben organizzati quando, archiviata la triste esperienza del coronavirus, potremo rimettere immediatamente in moto il motore della ricostruzione".